L'Ospedale di Corleone |
Anche il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi
sta mettendo in campo delle iniziative per sostenere le ragioni degli operatori
sanitari dell’Ospedale, che chiedono il potenziamento dell’organico dell’Ostetricia
e ginecologia e degli altri reparti, nonché la riattivazione di alcuni servizi
che nel tempo sono stati sospesi. Per mercoledì 29 luglio, infatti, ha promosso
una riunione con i sindaci del territorio, con le direzioni sanitarie dell’Ospedale
e del Distretto e con le organizzazioni sindacali e professionali. Obiettivo,
fare una ricognizione dei problemi sanitari sul tappeto ed individuare le
strategie per affrontarli e risolverli. Il giorno dopo, invece, Nicolosi ha
convocato il coordinamento della Conferenza dei sindaci della provincia di
Palermo, di cui fanno parte un sindaco per ciascuno dei dieci distretti
sanitari. All’ordine del giorno: la verifica dell’attuazione dell’Atto
aziendale dell’ASP di Palermo, l’analisi delle problematiche sociali e
sanitarie conseguenti all’emergenza coronavirus, valutazioni e proposte sui
bisogni di salute dei dieci distretti dell’ASP di Palermo.
Nicolosi non ha voluto firmare la richiesta
alla VI Commissione dell’Ars di incontrare (“audire”, in termini tecnici) i
sindaci della zona del corleonese sui problemi dell’ospedale, insieme al
direttore generale dell’ASP Daniela Faraoni. “Nella mia veste di presidente
della Conferenza dei sindaci dell’intera provincia – ci ha detto – preferisco un’interlocuzione
diretta”. Il rischio è che questa divisione (anche se soft) possa portare ad un
indebolimento sia del sindaco di Corleone sia dei sindaci della zona nella
battaglia per la difesa del Punto nascita e complessivamente dell’ospedale. Speriamo
che ci possa essere una ricomposizione, anche perché l’organico del Punto
nascita è un grosso problema da risolvere, ma non è il solo. Anche l’organico
della Radiologia desta preoccupazioni. Con un solo radiologo il servizio non
può essere garantito. Ed avere tecnici di radiologia in esubero malcela solamente
vecchie/nuove pratiche clientelari che ci auguravamo ormai superate. Riattivare
il servizio di endoscopia è indispensabile. Supportare adeguatamente il
Servizio di salute mentale è fondamentale. Importantissimo, infine, è
completare i lavori di completamento della terza ala dell’ospedale, sospesi ormai
da vent’anni, per realizzare la tante volte sognata “cittadella della salute”.
(dp)
Nessun commento:
Posta un commento