Oggi le mamme del quartiere e i prof sistemeranno le
25 aule devastate " Violenza inaudita contro la scuola, ci deve essere
qualcos’altro dietro"
Li ha contati uno per uno. I banchi, le sedie, gli armadi distrutti che i
suoi alunni non potranno più utilizzare a settembre quando la scuola ripartirà.
Aula per aula i suoi occhi si sono fermati sui giocattoli ridotti in pezzi dopo
il raid dello scorso fine settimana che ha messo a soqquadro il plesso delle
elementari dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen 2. «Non è
rimasto un solo armadio in piedi, una tale violenza contro l’attività didattica
della scuola non l’ho mai vista da quando sono arrivata allo Zen, degli episodi
si sono verificati in passato, ma questa volta c’è qualcosa di più inquietante
dietro», dice Daniela Lo Verde a capo dell’istituto.
Ieri, mentre era in commissione d’esami di maturità alla scuola Ascione di
Borgo Nuovo, ha ricevuto la telefonata del vice preside che la informava del
raid. «Mi sono fiondata a scuola e sono rimasta tutto il giorno in attesa che
la scientifica ultimasse il sopralluogo — dice la preside che ha ricevuto da
poco l’onorificenza di cavaliere al merito dal presidente della Repubblica —
Posso soltanto pensare che quello che stiamo facendo per il quartiere
evidentemente dà fastidio a qualcuno, che il fatto di avere aiutato tante
famiglie rimaste senza reddito durante il lockdown ha rotto alcuni equilibri».
La preside con i prof, appena è scattata l’emergenza coronavirus, si è
subito attivata con una raccolta fondi per garantire i buoni spesa alle
famiglie in difficoltà. « Non ci siamo mai fermati, non ho mai chiuso la scuola
per un solo giorno, fino a venerdì ero sul posto ed era tutto tranquillo.
Le famiglie lo sanno che possono contare sulla Falcone, una comunità scolastica
che non si è mai tirata indietro».
Nel plesso preso di mira dai vandali non c’è videosorveglianza né allarme.
Sul raid indaga la polizia. Lo scorso aprile qualcuno ha rubato i motorini
dell’acqua, lasciando la scuola ancora adesso a secco. Stamattina le mamme del
quartiere e i prof saranno a scuola per aiutare a sistemare le 25 aule
devastate. Ci sarà in segno di solidarietà anche il vice sindaco Fabio
Giambrone come tutti gli altri componenti della giunta, uno per scuola: una
sorta di flash mob lanciato dal Comune a difesa delle scuole colpite dai ladri
e dai vandali. « Un " abbraccio" fisico e virtuale — dice il sindaco
Leoluca Orlando — a tutte le scuole vittime di violenze, vandalismi e furti,
all’insegna dello slogan "No ai ladri di futuro" perché chiunque
sottrae o distrugge beni delle scuole li ruba ai bambini e alle bambine
che le frequentano». Lo Verde, ieri, ha ricevuto un messaggio della ministra
dell’Istruzione Lucia Azzolina che ancora una volta ha ribadito di essere
vicina alla scuola Falcone dello Zen. E dall’assessore regionale all’Istruzione
Roberto Lagalla. « Non possiamo accettare la vittoria della prevaricazione, della
violenza e dell’ignoranza sulla speranza di futuro dei nostri giovani. Il
governo Musumeci, oggi più che mai, sente il dovere di dichiararsi a fianco dei
dirigenti scolastici e degli enti locali, confermando grande attenzione e
rinnovando l’impegno a concorrere per un rapido recupero dei danni subiti dalle
scuole», dice Lagalla. Grande solidarietà anche da tutto il mondo della scuola
e dai sindacati.
«Quello che chiedo a questo punto per i miei alunni è che la scuola sia
rimessa in piedi — dice Lo Verde — chiedo giochi e arredi nuovi, aule
accoglienti, tetti impermeabili senza la paura che piova dentro » . La scuola è
ancora senza acqua dopo il furto di aprire. Oggi, dunque, si potrà sistemare ma
non pulire. « I bambini devono trovare una scuola nuova — insiste Lo Verde —
devono poter tornare in ambienti accoglienti, migliori di prima a questo punto.
Rilanciamo sempre il tema della bellezza. È da lì che bisogna partire
soprattutto nelle scuole di periferia. I bambini devono sapere che la scuola
c’è, che le istituzioni ci sono. È questo il messaggio che dobbiamo dare tutti
insieme » . — c.b.
La Repubblica Palermo, 16 giugno 2020
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