EMANUELE MACALUSO
Nei mesi scorsi scrissi un pezzo molto critico nei confronti della ministra
Teresa Bellanova perché, seppur renziana, tacque quando Matteo Renzi,
presidente del Consiglio e segretario del Pd, disse che preferiva il capo della
Fiat Marchionne al sindacato. Lei, da ex dirigente sindacale rimase in
silenzio. E Renzi, da parte sua, in tutti gli anni in cui resse il governo del
Paese ignorò completamente il sindacato.
Ora Renzi non ha più il potere di allora e il suo partitino, Italia Viva, è
al lumicino, dalle parti del 2-3%. Bellanova, invece, è ministro
dell’agricoltura nel governo Conte e fa politica. Oggi Bellanova si batte per
regolarizzare gli immigrati che lavorano in nero e che, mentre imperversa il
coronavirus, non hanno alcuna protezione sanitaria. Bene. Il grillino Di Maio,
come sempre, esprimendo la peggior destra anche se resta un notabile del M5S
e ministro degli esteri, si oppone a questa misura. Il Pd è favorevole
alla regolamentazione, così pure Leu. Intanto tutto per adesso è fermo, affidato
ad un difficile negoziato.
Questo significa, però, che ancora una volta emerge una scarsa chiarezza
sulla base politica del governo Conte. Anche su temi essenziali. Per questo
motivo il governo appare più debole. Ieri ho suggerito che Pd, M5S e Leu dovrebbero
stendere un documento politico per dire agli italiani qual è la base politica
dell’esecutivo e quali sono le prospettive future. Non essendoci questo
chiarimento, il governo navigherà ancora tra equivoci e rinunce. Infatti, il
governo mostra affanno, le prospettive sono sempre più incerte. In autunno si
voterà? Stando così le cose, penso che sarà inevitabile.
(7 maggio 2020)
Nessun commento:
Posta un commento