Il bilancio degli incontri dei promotori del patto
“GiustaItalia” con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe
Provenzano e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De
Micheli. “Su casa, reddito, politiche per il Mezzogiorno, attenzione alle
aziende confiscate, cultura delle regole nella gestione degli appalti abbiamo
chiesto maggiori certezze, in attesa che si passi dalle parole ai fatti, dando
la nostra disponibilità a collaborare. Dobbiamo assicurare al Paese risposte
davvero efficaci e impedire che ad approfittare dell’emergenza siano mafiosi e
imprenditori senza scrupoli”. Crescono le adesioni al Patto da parte di reti e
associazioni, nazionali e locali
Ampia condivisione delle preoccupazioni
espresse sui rischi connessi alle conseguenze economiche e sociali della
pandemia Covid-19, soprattutto per quanto riguarda l'ingerenza delle mafie. E
significative convergenze sulle proposte relative ai diritti sociali, le regole
degli appalti e la gestione degli aiuti alle imprese. E in attesa che dalle
parole si passi, coerentemente, ai fatti. È questo, in sintesi, il bilancio
degli incontri avuti ieri, in due videoconferenze, da una delegazione dei
promotori del Patto per la ripartenza "GiustaItalia" con il ministro
del Sud e della Coesione territoriale, Giuseppe
Provenzano e la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. Durante l'incontro
con il ministro Provenzano, sono stati affrontati i temi relativi alle forti
criticità economiche e sociali causate da coronavirus, in particolare nel
Mezzogiorno, e alla necessità di impedire che ad approfittarne, attraverso il
riciclaggio di capitali illeciti e l’usura siano le mafie. Da parte del
ministro è stato espresso apprezzamento su larga parte delle 18 proposte
presenti nel Patto e, soprattutto, sul principio generale di evitare gli errori
del passato, costruendo risposte veloci ed efficaci ma assicurando, allo stesso
tempo, regole, trasparenza e garanzia dello stato di diritto.
Entrando nel merito, da parte del ministro Provenzano sono stati
affrontati alcuni temi che lo vedono particolarmente impegnato: il
rafforzamento delle misure anti-usura e antiracket; la regolarizzazione dei
lavoratori immigrati; l’introduzione del reddito di emergenza; il rafforzamento
del rapporto con i Comuni, il cui ruolo è indispensabile per la tenuta delle
infrastrutture sociali, con maggiori risorse da destinare; la previsione, nell’imminente
decreto del governo sulla fase della ripartenza di misure di sostegno diretto
al Terzo settore, in particolare nel Mezzogiorno, che sta svolgendo un ruolo
fondamentale nella risposta ai bisogni immediati delle persone; l’incremento
delle risorse destinate alla misure di sostegno per le aree interne.
Da parte dei rappresentanti del patto
“GiustaItalia” è stata sottolineata la necessità di garantire un rapido
utilizzo delle risorse ancora disponibili dei Pon (programmi operativi
nazionali) 2014- 2020, in particolare quelli relativi alla Legalità e
all’Inclusione sociale, insieme all’urgenza di affrontare la situazione delle
aziende confiscate alle mafie, anche queste concentrate soprattutto al Sud, a
cominciare dalla Sicilia, in condizioni di particolare sofferenza. Su questi
temi, come su quelli della partecipazione attiva dei cittadini grazie alle
attività di monitoraggio civico e più in generale al nuovo slancio da dare al
partenariato del Terzo settore nell’ambito del Piano Sud 2030 di coesione sociale,
è stato deciso di proseguire il confronto e la collaborazione.
Casa e appalti, invece, sono stati al centro
dell’incontro con la ministra della
Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. I rappresentanti del
patto “GiustaItalia” hanno sottolineato la situazione di estrema difficoltà in
cui si trovano le famiglie che già soffrivano, prima del coronavirus,
situazioni di emergenza abitativa, gravate da problemi di morosità non
colpevole, procedure di sfratto e più in generale dall’assenza di risposte
adeguate al fabbisogno abitativo per le fasce di popolazione con minori
disponibilità di reddito. Una situazione che la pandemia Covid-19 ha reso
insostenibile. Entrando nel merito, la ministra De Micheli ha anticipato la
decisione di incrementare ulteriormente il Fondo affitti e il Fondo morosi
incolpevoli, che da inizio emergenza Covid ha visto arrivare alle regioni già
106 milioni in più. Questo fondo, con il decreto economico allo studio in
queste ore, vedrà ulteriori risorse impegnate per rispondere alle esigenze
delle famiglie maggiormente in difficoltà. E’ stato anche annunciato il lavoro
che il Ministero sta portando avanti sul “Piano di rinascita urbana” insieme
all’intenzione di prolungare il piano per i prossimi anni.
Per quanto riguarda il capitolo degli
appalti, i promotori del Patto hanno sottolineato la necessità di assicurare la
necessaria urgenza degli interventi, richiesta dal periodo drammatico che sta
attraversando il paese, attuando, bene, le norme che già esistono,
semplificando in maniera mirata le procedure, rafforzando i sistemi di
prevenzione e di controllo, dall’Anac alle banche dati già esistenti e
cancellando l’inutile e pericolosa legge “Sblocca Cantieri”. “Bisogna
assolutamente impedire – hanno affermato i promotori di “GiustaItalia” – che
attraverso la deregulation, evocata purtroppo da molti, si finiscano per
favorire interessi criminali e corruzione”. La Ministra ha annunciato che si
stanno valutando semplificazioni nel Codice degli appalti, facendo salvi due
principi fondamentali, come la sicurezza nei cantieri e il contrasto alle
infiltrazioni mafiose.
Sia sui temi della casa che su quello delle
procedure di semplificazione all’esame del ministero delle Infrastrutture è
stato deciso di proseguire il confronto di merito, avviato già ieri
proficuamente. "Abbiamo apprezzato la sincerità e la concretezza con cui
sia il ministro Provenzano che la ministra De Micheli hanno affrontato le
nostre proposte -affermano i promotori del Patto - e il clima positivo degli
incontri. Ma abbiamo chiesto ai due rappresentanti del governo, impegnati a
raggiungere risultati che condividiamo, di rappresentare l'urgenza delle
risposte sollecitate con il nostro manifesto, condiviso da associazioni,
rappresentanti degli enti locali, organizzazioni sindacali. Le misure sociali
previste, come quelle sull'estensione del reddito di cittadinanza, sul reddito
di emergenza e sul diritto alla casa, dal fondo per gli affitti alle
rateizzazioni dei canoni, hanno bisogno di risorse adeguate alla drammaticità della
situazione, mentre sul versante delle norme, l'art. 5 della legge Renzi-Lupi va
abrogato. E sul versante degli appalti va affermata la cultura delle regole,
contrastando quella delle deroghe".
“È decisivo -aggiungono i promotori di
GiustaItalia - come abbiamo ribadito ai ministri Provenzano e De Micheli,
trovando su questo una sostanziale condivisione, che l'accesso delle imprese
alle risorse finanziarie sia reso effettivo in tempi rapidi, introducendo
meccanismi, come l'esclusione quelle responsabili di reati gravi, il conto
corrente dedicato e il codice univoco, che garantiscano corretto utilizzo e
tracciabilità. È quello che chiediamo con i nostri emendamenti al decreto
Liquidità, sottoscritti da diversi parlamentari delle forze politiche di
maggioranza".
Crescono, infine, le adesioni al Patto
“GiustaItalia” lanciato la scorsa settimana da Libera, con Avviso Pubblico,
Legambiente, Arci, Rete dei Numeri Pari, Rete della Conoscenza, Fuci, Centro
Studi Pio La Torre, Cooperare con Libera Terra, Acsi, Us Acli, Fondazione
Interesse Uomo, Cgil, Cisl, Uil. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto anche
da Gruppo Abele, Acli, Agesci, Azione Cattolica, Terra Onlus, Tempi Moderni,
Forum Disuguaglianze e diversità, Unione inquilini nazionale, associazione POP,
Spazio solidale, associazione di quartiere Collina della Pace, associazione
Centro Documentazione Polesano. Ufficio stampa: mail: giustaitalia@libera.it
Roma, 9 maggio 2020
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