GIUSEPPE CARLO MARINO
Francamente affronto questo argomento con un certo imbarazzo, perché non
rilevo nel web (almeno nel mio raggruppamento di "amici" che ne
costituisce una campione piccolo ma significativo) un qualche interessamento
alla questione della scontata 'infiltrazione" dei capitali e dei poteri
mafiosi nell'economia e nella società civile, e non solo nel Sud, ma
soprattutto nel Nord del nostro Paese dove sussistono le migliori condizioni
per lucrosi "investimenti" di denaro sporco. L'economia della
"nuova normalità" sarà in Italia un'economia largamente a
disposizione delle mafie?
Pochi mi presteranno adesso attenzione, ma irrita il fatto che adesso
le Destre sia moderate che filofasciste (si tenga presente al riguardo il
programma televisivo condotto ieri sera sulla 7 da Giletti) stiano
tentando di appropriarsi dei titoli morali e politici della denunzia di un pericolo
che è ben più di un semplice pericolo. La Sinistra, si tratti pure di quella
moderata e attualmente evanescente, non deve consentire una siffatta, indebita
appropriazione, se non altro perché non la Destra (a parte i casi di nobili
protagonismi individuali per un alto senso dello Stato prescindente da
collocazioni ideologiche come quelli di Carlo Alberto Della Chiesa e di Paolo
Borsellino) ma la Sinistra, soltanto la Sinistra, ha costituito nel tempo la
reale forza di opposizione, larga, e democraticamente fondata nelle masse
popolari e nelle loro lotte, alla mafia, alle mafie e all'economia mafiosa con
tutto il suo apparato di "colletti bianchi". Oltre che irritarmi, mi
induce indignazione il fatto che non si colga e non si denunzi adeguatamente -
per favorire un clima di "union sacrée" antivirus intorno al governo
- la gravità delle operazioni di cosiddetta "emergenza" che
hanno già reso possibile la liberazione dal carcere di parecchi pericolosi boss
delle mafie.
Fonte: Facebook
Nessun commento:
Posta un commento