Giovanni Cammuca |
Tra l’altro, le lavoratrici ed i lavoratori dovrebbero impegnarsi “a dotarsi di tutti i DPI necessari per il contenimento del contagio”.
“Come sindacato - ha aggiunto Cammuca - avevamo
già espresso il nostro sdegno quando fu presentato un emendamento al ddl di
conversione del decreto Cura Italia che esonerava la responsabilità dei datori
di lavoro scaricando tutto sulle spalle dei lavoratori, emendamento poi
ritirato. Non potevamo certo immaginare che ciò che era uscito dalla porta
qualcuno potesse pensare di farlo rientrare dalla finestra addirittura con una
“dichiarazione liberatoria di responsabilità”.
“Giova ricordare - secondo il dirigente
sindacale - che il servizio A.D.I. è un servizio di continuità assistenziale
gestito direttamente dall’ASP che si avvale, per la parte che qui interessa,
con propri dipendenti che, seppur hanno dato la loro disponibilità volontaria,
espletano le funzioni all’interno del loro rapporto di lavoro con la medesima
ASP. Non v’è dubbio alcuno, quindi, che l’unico datore di lavoro è e rimane
l’ASP di Palermo. L’aver chiesto alle lavoratrici ed ai lavoratori di sollevare
il datore di lavoro dalla responsabilità di contrarre l’infezione è una
gravissima violazione del D.Lgs. 81/2008. Cosi come altrettanto grave è la
violazione al medesimo D.Lgs. di chiedere alle lavoratrici ed ai lavoratori di
doversi dotare dei necessari DPI che, invece, devono essere obbligatoriamente
forniti dal datore di lavoro come per altro ben precisato, e non poteva essere
diversamente, dall’apposito regolamento dell’ASP di Palermo per “Utilizzo
razionale delle protezioni per infezione da SARS-CoV-2 nelle attività sanitarie
e sociosanitarie nell’attuale scenario emergenziale COVID-19” del 30/04/2020”.
“Sarebbe utile verificare – incalza il
sindacalista - a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, conoscere
quali siano le azioni intraprese a tutela della salute pubblica per
l’erogazione del servizio A.D.I. Non abbiamo avuto il piacere di chiederlo
direttamente all’ASP, e per questo chiediamo all’On. Assessore di verificarlo,
perché nonostante le numerose richieste di incontro fatte al DG dell’ASP di
Palermo, singolarmente, unitariamente, con le confederazioni, richiamando i
protocolli sottoscritti a livello nazionale fra Governo, Ministero della Salute
e Confederazioni Sindacali e le indicazioni date dall’Assessorato Regionale
alla Salute, non siamo MAI stati convocati. Si chiede pertanto ai soggetti in
indirizzo, ciascuno per la propria parte, un urgente intervento al fine di
ripristinare la previsione delle norme del DLGS 81/2008 in ordine alle
responsabilità ed agli obblighi dell’ASP, in qualità di datore di lavoro, sulla
tutela della sicurezza e salute delle lavoratrici e dei lavoratori e sulla
corretta fornitura dei DPI. Sul palese comportamento anti-sindacale posto in
essere ci riserviamo di agire in separata sede”.
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