Corleone, piazza Garibaldi |
Non capisco come mai - a quanto scrive la vice-sindaca - i cittadini che abitano
a Ficuzza hanno già avuto le mascherine; altri Corleonesi l’hanno già avuta
consegnata a domicilio; altri ancora, invece, col criterio “originale” delle
liste elettorali, dovranno fare la coda in piazza Falcone e Borsellino per
avere una mascherina, gli ultimi addirittura il prossimo 29 maggio. Qualcosa
non ha funzionato e non funziona. Bastava lasciare le mascherine casa per casa
nella buca delle lettere, come fatto a Pisa, a Siena, a Mantova, a Poggio Rusco
e in tanti altri comuni d’Italia. Ma noi siamo “i miegghiu”, siamo corleonesi
... (dp)
ECCO IL POST “PICCATO” DELLA VICESINDACO…
Considerato che da lunedì 18 maggio non ci sarà più necessità di
autocertificazione,
considerato che da lunedì 18 maggio molte attività, grazie a Dio,
riprenderanno a lavorare, considerando che da lunedì 18 maggio, così come già
dal 4 maggio scorso la gente era già in giro e lo sarà ancora dal prossimo
lunedì, considerando che la distribuzione delle mascherine sarà veloce,
considerando che molti di coloro che si lamentano hanno fatto pure la fila per
entrare in villa e molti degli stessi
hanno già ricevuto la mascherina a domicilio (già a casa? Quando e perché? –
ndr), considerando che, avendo
iniziato la consegna porta a porta (porta a porta senza avvisare nessuno? –
ndr), buona parte dei cittadini non era a casa (suppongo per motivi di
lavoro), considerando che i volontari hanno lavorato fino allo sfinimento per
non far mancare sostegni utili ai cittadini e ancora continueranno, considerando
che chi per motivi di salute non potrà ritirare in villa sarà servito a
domicilio, considerando che la distribuzione sarà fatta all'aria aperta con due
punti di distribuzione, le polemiche mi sembrano superflue.
Per quanto riguarda la sezione di Ficuzza, non è stata inserita perché i cittadini li residenti sono già stati
serviti (e perché prima degli altri? – ndr).
Vorrei poi capire da cosa si è interpretato che a distribuire le mascherine
sarà l'amministrazione, non mi risulta.
I titolati alla distribuzione sono esclusivamente le due associazioni di
protezione civile di Corleone: Prociv
Arci e Giubbe d'Italia (entrambe, o se n’è privilegiata una? – ndr). Non
possono esserlo né i dipendenti dell'Ente, né l'Amministrazione. Eviterei
quindi di dare interpretazioni e fare supposizioni varie.
Le due associazioni in questi tre mesi hanno consegnato, con lo spirito
proprio del volontariato, spesa, farmaci, buoni spesa, pacchi alimentari, hanno
aiutato per le sanizzazioni della città ecc... , hanno supportato in tutto e
per tutto la cittadinanza gratuitamente, anzi mettendo a disposizione mezzi e
forza lavoro e senza fare rumore, in silenzio e con umiltà.
Comprendo che, dopo quasi tre mesi di riposo forzato, le energie sono tante
ma polemizzare per ogni cosa in un momento in cui queste energie devono servire
per ripartire mi sembra tempo perso.
E vi assicuro che, chi in questo momento ha continuato a lavorare per
alleviare il più possibile i disagi, energie ne ha molte meno.
Scusate per lo sfogo ma siamo tutti esseri umani.
Maria Clara Crapisi
vicesindaco di Corleone
vicesindaco di Corleone
1 commento:
la spiegazione è presto data.
Secondo la voce cosidetta 'di piazza', le mascherine sono arrivate prima a ficuzza perché regno di un assessore, mentre il quartiere della grazia sembra sia stato privilegiato rispetto ad altri, chissà perché, ma ribadisco, sempre secondo indiscrezioni di 'piazza'
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