“Le colpe di chi si è reso autore di
corruzione non ricadano sui lavoratori. Vigileremo per la salvaguardia dei
posti di lavoro”
Palermo, 21 maggio 2020 - “La magistratura deve fare il suo corso nel più
breve tempo possibile e portare alla luce tutte le responsabilità di chi ha
pilotato gli appalti in cambio di tangenti e poltrone e alimentato
in questo modo, attraverso meccanismi e accordi illeciti, il sistema di
corruzione nella sanità palermitana e siciliana” , dichiarano in una nota il
segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo e i segretari generali di Fp Cgil
Palermo Giovanni Cammuca, Fiom Cgil Palermo Angela Biondi e Filcams Cgil
Palermo Giuseppe Aiello, intervenendo a proposito degli arresti per corruzione
nell’ambito dell’inchiesta “Sorella sanità” che ha coinvolto le Asp di
Palermo e Trapani.
“Al di là dell’accertamento dei fatti e dell’individuazione degli autori di
questo nuovo scandalo della sanità, che dovranno essere puniti per le loro
azioni criminali, chiediamo - continuano I segretari generali Campo, Aiello,
Biondi e Cammuca - che non vi siano ricadute sui lavoratori dei settori finiti
al centro dei meccanismi illeciti degli appalti per forniture e servizi. Il
sindacato vigilerà affinché tutti i posti di lavoro vengano salvaguardati”.
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