Il lenzuolo bianco che sarà esposto domani al balcone della Camera del lavoro |
La Cgil Palermo partecipa in questo modo alla giornata per il
28° anniversario dell’attentato in cui persero la vita il giudice Giovanni
Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro,
Rocco Dicillo e Vito Schifani. Quest'anno, a causa delle restrizioni per
contenere la diffusione del virus Covid-19, la Cgil ricorda i caduti nella
lotta contro la mafia con la partecipazione al flash mob indetto dalla
Fondazione Falcone #PalermoChiamaItalia. “Domani non ci sarà il corteo sotto
l'albero Flacone, al quale ogni anno la Cgil partecipa con il suo striscione –
aggiunge Enzo Campo – Ma abbiamo aderito al flash mob, e ci vedrà tutti quanti,
anche se a distanza, uniti contro le illegalità. Il coraggio di chi ha
combattuto e combatte contro Cosa Nostra è il coraggio dei tantissimi
lavoratori che con Il lavoro di ogni giorno lottano contro le infiltrazioni
criminali e gli interessi illeciti, è questa l'antimafia quotidiana esercitata
nei posti di lavoro. Abbiamo il dovere di stare uniti per non dimenticare e per
testimoniare, anche con gesti simbolici, che stiamo dalla parte dei diritti. È
questa la nostra storia, la nostra identità antifascista, sono questi i valori
che come movimento sindacale portiamo avanti ogni giorno, orgogliosi, a difesa
dei principi di democrazia, giustizia e libertà”.
“La Cgil, domani, nel commemorare le vittime
delle stragi Falcone e Borsellino ricorderà anche tutte le vittime della mafia
tra magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, uomini delle istituzioni,
imprenditori, sacerdoti e comuni cittadini. La memoria per noi sta alla
base dell’impegno antimafia per l'affermazione dei diritti delle persone. E
tenere viva la memoria – prosegue Campo - per la Cgil è un dovere nei confronti
dei tantissimi dirigenti sindacali uccisi, molti dei quali non hanno avuto mai
giustizia, e di tutti gli uomini caduti nella lotta contro la mafia. Chiediamo
che la lotta alla mafia sia la priorità di chi ci governa. Finché la mafia non
sarà debellata noi saremo presenti sempre nelle piazze e nei posti di lavoro a
contrastare gli interessi e gli affari illeciti e a difendere i diritti, la
libertà e la Costituzione”.
“Oggi, ancor di più, alla luce di quanto sta emergendo dalle
indagini della magistratura sulle infiltrazioni nel sistema degli appalti –
aggiunge Campo - la Cgil chiede alla classe politica l’intensificazione dei
controlli, trasparenza e meritocrazia alla base nelle nomine, e l’adesione ai
codici e ai protocolli antimafia e anticorruzione”. Campo conclude affermando
che la Cgil continuerà a chiedere “di non abbassare la guardia per garantire la
vigilanza nelle aziende pubbliche e private, per la salvaguardia dei lavoratori
e di tutti i cittadini, per l'affermazione della legalità in tutti i
cantieri e nei posti di lavoro”.
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