Il documento di Confesercenti Sicilia dopo le riunioni del tavolo tecnico. Il presidente regionale Vittorio Messina: “ripartenza possibile solo con una strategia di filiera”
Palermo, 7 aprile 2020. “Bene esonero
per l’anno 2020 dal pagamento dei canoni delle concessioni demaniali marittime
inserito da assessore regionale all’Ambiente, Salvatore Cordaro in finanziaria.
Adesso occorre lavorare per preparare la ripartenza dell’intero settore turistico
che si salva solo con una strategia di filiera”. A sostenerlo sono Vittorio
Messina, presidente di Confesercenti Sicilia e Salvatore Basile,
coordinatore regionale dell’area turismo e delegato al tavolo tecnico creato
dall’assessorato regionale al Turismo per avviare uno sviluppo concertato. “Un
tavolo – dice - diventato oggi il luogo di elaborazione per la ripartenza
post Covid-19”. Ed è proprio partendo dalle riunioni di questo tavolo con
tutti i soggetti e le associazioni che compongono il sistema turismo che Confesercenti
Sicilia ha elaborato un documento con alcune proposte già inviato
all’assessore regionale Manlio Messina.
Cinque pagine costruite
a partire da due assi principali: comunicazione e accordi
promo commerciali. Il primo per promuovere la vocazione turistica
dell’isola e la disponibilità a tornare ad accogliere dopo l’emergenza Covid;
il secondo per fidelizzare la clientela attraverso offerte e card
turistiche e con la massima disponibilità dei privati.
Per fare tutto questo
c’è bisogno però anche di interventi di sostegno alle imprese. “Il Cura Italia
da solo non può bastare. E’ essenziale – dice Vittorio Messina - cancellare
tributi e tasse a carattere locale e regionale per il 2020 e ridurre al 50 per cento
le tasse per il 2021 e diventano essenziali interventi che assicurino la
liquidità alle imprese. Alla Regione, chiediamo tra l’altro l’avvio di un
sistema di finanziamento disintermediato a fondo perduto per consentire alla
filiera che con tanta determinazione e fatica si è strutturata in questi anni
in Sicilia, di sopravvivere ed essere pronta a ripartire”. Un Fondo
di crisi del turismo, a tutela di tutte le attività che compongono la
filiera turistica con l’individuazione di specifici capitoli di spesa a
sostegno delle realtà maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica quali
ad esempio Tour Operator (soprattutto coloro che lavorano nell’incoming),
Strutture turistiche balneari, Ricettività, Professioni turistiche Noleggiatori
con Conducente, Campeggi, B&B, Guide e Accompagnatori Turistici.
Tra le proposte anche la
definizione di un accordo regionale con ABI per velocizzare la procedura di
accesso al credito con sportelli/personale dedicato, il preammortamento di
almeno 12 mesi per la filiera turistica, tassi agevolati per affidamenti
bancari per gli operatori della filiera turistica, rimborso del debito
contratto in minimo 5 anni e blocco delle procedure di protesto durante tutti
il periodo dell’emergenza epidemiologia.
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