Villafrati, Villa delle Palme |
PALERMO (16 aprile 2020) - Più controlli e
monitoraggi nelle Rsa (residenze sanitarie assistenziali) siciliane, per
tutelare la salute di ospiti e operatori sanitari contro il coronavirus. Lo
chiede Roberta Schillaci, deputata regionale del Movimento 5 Stelle, che ha
presentato un ordine del giorno all’Ars. “Non vogliamo che si crei un caso ‘Pio
Albergo Trivulzio’ anche da noi. Ci sono circa 1.600 Rsa in Sicilia - ricorda
Schillaci - e ben 200 solo in provincia di Palermo. Alcune di queste si sono
trasformate in focolai, provocando vittime tra gli anziani ospiti delle
strutture.
Esempi a Villafrati, piccolo centro del palermitano, diventato zona
rossa con dieci gli anziani morti nella Rsa Villa delle Palme, o l'Oasi Maria
Santissima di Troina (Enna), con 162 casi di contagio tra ospiti e dipendenti.
Ancora, a San Marco d’Alunzio, nel Messinese, la Rsa Villa Pacis con 11 i
contagi e la casa di riposo Residenza Aluntina con 8 contagi, o i 10 ospiti e i
3 operatori sanitari contagiati in una casa di riposo di Canicattini
Bagni, nel Siracusano. Insomma, in ogni parte della Sicilia queste strutture
ospitano anziani non autosufficienti e con molte patologie, che meritano una
particolare attenzione, insieme al personale medico e sanitario. Il governo
adotti tutte le azioni necessarie”, conclude Schillaci.
Anche a Corleone vi sono diverse residenze per anziani. Fino a prova del contrario, non c'è motivo di pensare che non vengano gestite in maniera seria, responsabile e conforme alla legge. Ma, proprio perché prevenire è sempre meglio che curare, non sarebbe il caso che i servizi del Distretto sanitario 40 e i servizi sanitari del comune di Corleone decidessero di fare una visita ispettiva per vedere "l'aria che tira"?
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