Palermo 26 aprile 2020 - I riders di SocialFood, la piattaforma di consegne
a domicilio palermitana che conta oltre 150 riders e centinaia di consegne
giornaliere, sono da oggi pomeriggio in stato di agitazione e sono pronti
a incrociare le braccia stasera alle 18,30 per il primo sciopero della
categoria a Palermo.
Fin dall'inizio dello stato emergenziale dovuto
all'epidemia da COVID-19, i riders di SocialFood hanno manifestato la
preoccupazione per le diverse criticità che lo svolgimento della professione
nelle consuete forme avrebbe comportato, specie con riferimento alla salute.
“Il 13 marzo abbiamo inviato una lettera alla direzione - dichiarano Fabio
Pace e Leandro Spilla, fattorini di SocialFood - con cui, tra gli altri
suggerimenti, chiedevamo la soppressione o, quantomeno, l'invito ai clienti a
preferire la modalità di pagamento con carta in sostituzione di quella in
contanti, ritenuta una forma di minore di esposizione al contagio. Ovvero
l'autorizzazione dei driver a richiedere al cliente il ritiro della consegna
nell’androne del condominio”.
Nella riunione tra i rappresentanti dei driver e la
direzione, a seguito dell'invio della lettera, la prima richiesta è stata
rifiutata mentre la seconda è stata in un primo momento accolta ma poi ritirata
unilateralmente quando è stato introdotto il protocollo di consegna contact
less, di cui i driver hanno avuto conoscenza tramite la pagina Facebook
dell'azienda.
Ciononostante i driver di SocialFood hanno continuato ad espletare le
proprie mansioni, perlomeno fino ad oggi.
“Abbiamo già soprasseduto quando alcuni di noi driver sono stati minacciati
di sanzioni qualora avessero continuato a chiedere al cliente di ritirare i
prodotti in consegna nell'androne del proprio palazzo al fine di tutelare della
salute. Si tratta peraltro di un protocollo di condotta già adottato da altre
aziende di trasporto e consegna di merci. Purtroppo, il mancato pagamento di
una consegna ad uno dei nostri driver, quale sanzione per avere chiesto al
cliente il ritiro nell'androne del proprio palazzo, rappresenta un abuso di
fronte al quale sentiamo di non potere più rimanere inerti.”
“Come Nidil Cgil Palermo chiediamo un incontro urgente a
Giovanni Imburgia, amministratore di SocialFood e vicepresidente nazionale di
AssoDelivery (associazione che rappresenta le piattaforme) – dichiara Andrea
Gattuso, segretario generale di Nidil-Cgil Palermo - per far rispettare le
norme di sicurezza COVID-19 e la recente circolare della Protezione civile
regionale al fine di permettere lo svolgimento del servizio, oggi più che mai
importante per i cittadini e per la sopravvivenza di molte imprese del settore
della ristorazione. Purtroppo registriamo l’ennesima chiusura da parte di
questa azienda alle rivendicazioni dei lavoratori. In questi mesi in tanti
hanno scelto di iscriversi al sindacato ma alle numerose mail inviate
all’azienda per rivendicare i diritti di questi lavoratori è sempre seguito il
silenzio. Condividiamo e supportiamo come Nidil-Cgil Palermo la lotta di questi
lavoratori e auspichiamo che a seguito delle proteste si possano trovare delle
soluzioni condivise per la salvaguardia dei diritti e della salute dei riders”.
Nessun commento:
Posta un commento