La risposta del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese
all’interrogazione parlamentare della deputata Vittoria Baldino (M5S) – Camera
dei Deputati, 8 aprile 2020
LUCIANA
LAMORGESE, Ministra dell'Interno. Signor Presidente, signori deputati,
l'attuale fase di emergenza che stiamo vivendo sta incidendo profondamente
anche sul tessuto economico e sociale. In tale contesto, è necessario mantenere
alta la guardia, per scongiurare possibili rischi di infiltrazione della
criminalità organizzata nella fase di riavvio delle diverse attività economiche
attualmente in sofferenza.
In questo momento così delicato, l'attenzione
delle forze di polizia è massima ed ogni sforzo è volto a intercettare e
contrastare le possibili nuove dinamiche dell'azione criminale, e tutti gli
uffici investigativi della Polizia di Stato stanno già realizzando una
specifica attività di analisi sull'evoluzione dei modelli e sulle strategie
operative delle organizzazioni criminali. Le strategie di intervento messe in
campo dalle Forze di polizia fanno leva su una complessa e approfondita
attività info-investigativa, volta ad anticipare ogni iniziativa di alterazione
del mercato, di inquinamento del tessuto economico, di condizionamento dei
processi decisionali pubblici funzionali all'assegnazione degli appalti.
In tal senso, ho dato indicazione per
l'adozione di specifiche direttive al fine di richiamare l'attenzione sulle
dinamiche societarie della filiera agroalimentare, delle infrastrutture
sanitarie, della gestione degli approvvigionamenti, specie di materiale medico,
del comparto turistico-alberghiero e della ristorazione, nonché dei settori
della distribuzione al dettaglio della piccola e media impresa. È stata,
inoltre, evidenziata la necessità di valorizzare le unità specialistiche
“indagini patrimoniali” della Polizia di Stato e di realizzare specifici focus
investigativi nei settori delle concessioni pubbliche, dell'edilizia e
dell'erogazione di misure economiche di sostegno emergenziale.
A tal riguardo, l'attività di prevenzione può
giovarsi anche delle risorse stanziate dal progetto PON “Legalità”: in
particolare, 14 milioni e 600 mila euro sono destinati alla realizzazione del
progetto “Sistemi evoluti per il monitoraggio e l'aggressione dei patrimoni
illeciti”, che prevede la realizzazione di un apposito sistema informativo
utile a migliorare la capacità di analisi dei dati economici e finanziari e a
rafforzare il sistema di vigilanza, monitoraggio e aggressione dei patrimoni
illeciti. Particolare attenzione dovrà essere rivolta verso determinati reati
spia, indici di fenomeni di infiltrazione criminale, anche mafiosa, nelle
pieghe economico-finanziarie, tra le quali l'attività estorsiva, l'usura,
l'attività di riciclaggio a cui si fa specifico riferimento nelle
interrogazioni. In tale contesto, sono stati anche intensificati a livello
centrale e periferico i contatti diretti con le maggiori associazioni di
categoria operanti sul territorio, al fine di potenziare il monitoraggio dei
casi di default economico e di individuare aree sensibili di intervento investigativo.
Evidenzio anche l'istituzione presso il
Ministero di un organismo permanente di monitoraggio e analisi sul rischio
infiltrazioni nell'economia da parte della criminalità organizzata, costituito
da rappresentanti delle Forze di polizia, con il compito di condividere
conoscenze ed elaborare strategie di prevenzione. Da ultimo voglio dire che sto
emanando una nuova apposita direttiva ai prefetti perché venga assicurata la
massima attenzione alle attività di monitoraggio e flusso informativo in relazione
proprio a situazioni sintomatiche di indici di rischi, perché il Ministero
dell'Interno intende mettere in campo una strategia di legalità in chiave
preventiva. La legalità e la sicurezza costituiscono la premessa per una
convivenza civile e della garanzia dei diritti civili, capisaldi dell'azione
dell'amministrazione civile dell'Interno.
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