Il libro su Pio La Torre sindacalista della Cgil di P. Basile e D. Paternostro |
Palermo 29 aprile 2020 – La Cgil ricorda Pio La Torre e Rosario Di
Salvo, a 38 anni dal loro omicidio avvenuto il 30 aprile del 1982. E
sempre domani, 30 aprile, ricorre la seconda Giornata in memoria di tutti
i sindacalisti uccisi, istituita un anno fa dalla Cgil, che ha visto la Cgil
palermitana impegnata nel percorso della memoria attraverso l'intitolazione in un
quartiere di Palermo, Bonagia, di 21 “vie dei diritti” dedicate a dirigenti del
movimento sindacale. L'ultima strada è stata intitolata tre mesi fa a
Nicolò Azoti. “Domani non saremo in piazza Turba come ogni anno ma teniamo a
sottolineare la figura di Pio la Torre per il suo impegno politico e
sindacale che si è svolto in un momento molto convulso della storia della
Sicilia e del Mezzogiorno – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo
Campo - La Torre fu sia segretario della Cgil Palermo che della Cgil
Sicilia e fu protagonista delle lotte dei braccianti e di quelle della città.
Nel
1949-50 è protagonista delle lotte sindacali per l'applicazione dei decreti Gullo sulla divisione dei prodotti agricoli a Corleone e nella zona, che gli agrari, spalleggiati dai
mafiosi, non vogliono far rispettare”.
La Torre viene arrestato per la sua attività in difesa dei
contadini, dei poveri e dei braccianti, e sta un anno e mezzo in carcere. Dopo
il carcere, viene mandato alla Camera del Lavoro di Palermo, prima in
segreteria, e dopo diventa segretario generale. “Qui inizia una
battaglia speciale nei confronti dei metalmeccanici, dei Cantieri navali in
particolare, dove le condizioni di lavoro sono disumane e gli
infortuni continui – ricorda Campo - La Torre svolge il suo impegno sindacale
per 15 anni. Dall'impegno di La Torre alla guida del sindacato e dalla sua
importante lezione nascono le basi per la legislazione antimafia, di cui La
Torre fu protagonista con la legge che ha istituito il reato di
associazione mafiosa e colpito i patrimoni dei boss. E con La Torre si creano i
presupposti per il movimento sociale antimafia, nato negli anni delle
lotte contadine. Senza queste premesse non ci sarebbe stato il movimento
antimafia degli anni Ottanta e Novanta a Palermo”.
Un anno fa, nella sede della Cgil Sicilia, fu istituita la
prima Giornata in memoria dei sindacalisti uccisi dalla mafia. “Quest'anno, in
vista della seconda giornata, abbiamo portato a compimento il percorso di
intitolazione delle strade ai protagonisti del movimento sindacale uccisi,
portatori dei valori di giustizia, democrazia, libertà alla base della
nostra Costituzione – aggiunge Campo –. Con l'ultima intitolazione, il 27 gennaio
scorso, di una strada a Nicolò Azoti, segretario della Camera del Lavoro di
Baucina, ucciso il 21 dicembre 1947, abbiamo lavorato alla ricostruzione della
storia della Cgil, raccontando il sacrificio di quanti sono morti facendo il
proprio lavoro nella difesa dei diritti dei lavoratori. Una grande opera di
verità e di recupero della memoria per per mettere al centro il lavoro, i
diritti, la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori”. La Cgil Palermo,
insieme alla Flc Cgil Palermo e alla Flc regionale e nazionale, avrebbe
dovuto presentare il Calendario della memoria, il libro, frutto di un'accurata ricerca di Dino Paternostro, che racchiude la storia
di tutti i sindacalisti uccisi. Ma la presentazione del volume è stata rinviata
a un'altra data a causa dell'emergenza sanitaria in corso.
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