Un momento della manifestazione per ricordare Epifanio Li Puma |
La Cgil: “Sostegno ai sindaci
nella mobilitazione contro la chiusura del laboratorio d'analisi del'ospedale.
Palermo 2 marzo 2020 – Oggi si sono svolte a Petralia le iniziative
per il 72° anniversario dell'uccisione di Epifanio Li Puma, ucciso dalla
mafia del feudo il 2 marzo del 1948. Un anniversario che si è svolto tra
il ricordo dell'impegno del sindacalista-contadino, capo lega del
movimento per la riforma agraria, e il sostegno che la Cgil ha portato alla
protesta dei sindaci contro il depotenziamento del laboratorio di analisi
dell'ospedale Madonna dell'Alto di Petralia.
“L'iniziativa è stata l'occasione per dare il pieno appoggio
della Cgil a sostegno alla protesta dei primi cittadini dei comuni delle
Madone, presenti alla commemorazione, impegnati a scongiurare in questi
giorni la chiusura dei laboratori di analisi, che dovrebbero essere
centralizzati a Termini – dichiarano i segretari Cgil Palermo Anna Maria
Tirreno e Francesco Piastra - In un comprensorio come quello
madonita, che già sconta i problemi di mobilità per lo stato di degrado delle
strade provinciali e che vive il dramma dello spopolamento, non si può
eliminare in un territorio di 27 mila abitanti un servizio essenziale
della sanità pubblica, che costringerebbe gli abitanti a tempi di attesa
molto più lunghi per gli esami e a spostamenti d'urgenza su strade
impraticabili. Sarebbe un grave danno specie per la popolazione più anziana”.
“Oggi abbiamo ribadito l' importanza della
memoria storica in questi territori dove le lotte di ieri, l'affermazione
sindacale per il diritto al lavoro, rivivono nelle mobilitazioni in corso oggi
per la crescita delle aree interne, con le rivendicazioni che riguardano
la mobilità, i trasporti, l'offerta formativa delle scuole. In questi
territori – aggiungono Piastra e Tirreno - è stata fondamentale l'azione
sinergica delle forze della società civile, l'unità d'intenti per chiedere
migliori condizioni di vita e di lavoro, che ha visto la Cgil a fianco dei
cittadini e delle amministrazioni comunali, per raggiungere i primi importanti
risultati, come l'istituzione delle zone franche montane. Una legge, così come l'Apq
aree interne Madonie che, se vedranno attuazione, saranno la spinta per lo
sviluppo economico di queste zone”.
Tre i momenti della commemorazione organizzata dal Comune,
dalla Cgil, e dal Centro studi intitolato al sindacalista. Il corteo
prima si è soffermato alla borgata Verdi di Petralia Soprana, a poche centinaia
di metri dove il sindacalista fu ucciso. Quindi alla borgata Raffo, sempre di
Soprana, dove Epifanio Li Puma nacque e operò. Poi una corona d'alloro è
stata posta davanti al monumento in bronzo a Petralia Sottana. “L'azione di Li
Puma – aggiunge Calogero Spitale, responsabile Camera del Lavoro zonale delle
Madonie – è stata determinante per la promozione dei diritti dei lavoratori,
nella contrapposizione con i potentati dei feudi. Un simbolo di giustizia
sociale, un eroe delle Alte Madonie. Venne ucciso il 2 marzo 19048 a sangue
freddo davanti al suo figlioletto di soli 13 anni, in contrada Albuchia, in
territorio di Ganci”.
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