(Foto dal blog di Nonuccio Anselmo, che si ringrazia) |
L’amministrazione comunale ha celebrato la ricorrenza dell’8 marzo omaggiando Jolanda Canzoneri e le altre donne corleonesi vittime di femminicidio. Una composizione di fiori è stata posta stamani al cimitero nella cappella dove riposa la donna, uccisa nel 1937 da uno zio. Dopo l’efferato gesto, la madre volle che la loro grande casa, in via San Martino, diventasse una scuola per ragazze. Un desiderio che riuscì ad esaudire nel 1950.
Al momento di ricordo e preghiera hanno partecipato il vice sindaco Maria Clara Crapisi, il presidente del Consiglio comunale Pio Siragusa, l’assessore Calogero Scalisi, alcuni consiglieri comunali, tra cui Chiara Filippello, promotrice insieme ad Antonella Sanzio dell’iniziativa, don Luca Leone, il presidente dell’Opera Pia Jolanda Canzoneri, Angelo Marino.
Oltre alla Canzoneri sono state ricordate anche Carolina Bruno (uccisa il giorno del suo matrimonio), Filippa Ridulfo (ammazzata dal cognato)e la signora Di Frisco (vittima della furia omicida del marito in campagna mentre raccoglievano finocchietto selvatico).
“Quella di Jolanda Canzoneri è una figura che colpisce tanto - ha detto il vice sindaco -. Ma ancor più la forza della mamma, che ha saputo trasformare il dolore in qualcosa di bello”. “Vogliamo ricordare lei e le altre vittime - ha aggiunto Chiara Filippello -, almeno quelle che conosciamo. Ce ne sono state tante e tante ce ne sono ancora. Purtroppo dal 1937 al 2020 le cose non sono cambiate”.
Di Jolanda Canzoneri si parlerà domani pomeriggio durante il Consiglio comunale convocato per le 16.30.
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