Giuseppe Giannilivigni |
Palermo 18 marzo 2020 – E' morto ieri all'età di 85 anni, nella sua casa di
Isola delle Femmine, Giuseppe Giannilivigni, storico dirigente della
Filcams Cgil Palermo. Nato a Palermo il 15 luglio del 1934, tra il 1955 e il
1956 Giuseppe Giannilivigni, assieme a Filippo Di Piazza e a Peppino Di
Stefano, fonda la sede del sindacato dei lavoratori del commercio della
Cgil, in via Rosolino Pilo. Qualche anno dopo la Filcams Cgil si trasferisce in
una traversa di via Libertà, a due passi dal Politeama, per poi traslocare
all'interno dell'attuale sede della Camera del Lavoro, che stava per
aprire i battenti in via Meli, 5.
Giannilivigni è tra coloro che partecipano alla raccolta di
fondi per la realizzazione della nuova struttura e, occupandosi dei
pubblici esercizi, segue i lavori di sistemazione per l'apertura
alla città di quella che diventa la nuova “casa degli operai”,
nella discesa alle spalle di S. Domenico, che aggrega in un unico
edificio di tre piani la maggior parte delle categorie della Cgil
palermitana e tutti servizi individuali. Attraverso la sua attività
sindacale, sempre all'interno della Filcams Cgil, presso cui militò per 35
anni, si svolse anche la sua militanza nel Partito comunista italiano. Prima di
approdare in Cgil, collaborò al sindacato artigiani e fu componente del
comitato delle case popolari. Vedovo da tempo, senza figli, era in pensione dal
1991.
“Giannilivigni è stato un punto di riferimento importante, capace di
aggregare i lavoratori del settore in un periodo in cui anche nel commercio
iniziavano i primi grandi scioperi per l'affermazione dei diritti delle
lavoratrici e dei lavoratori – dichiarano il segretario generale Cgil Palermo
Enzo Campo e il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello – Era
un momento di espansione in città, approdavano le grandi catene di
distribuzione, come Standa e Upim, si affermavano i grandi gruppi
alberghieri, fiorivano le attività di bar come Roney e Caflisch, e tanti
negozi sorgevano nelle vie centrali di Palermo. Giannilivigni fu grande
protagonista di tutte le vertenze che allora si tenevano per la
rivendicazione dei diritti, girava le aziende, raccoglieva i lavoratori e lì
dove non si raggiungevano accordi non esitava a prodigare il suo impegno
nell'organizzare battaglie e azioni di protesta in piazza, portando tutti
i lavoratori fuori e bloccando le produzioni”.
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