Palermo, 28 marzo 2020. Da oggi rialzano
le saracinesche i fioristi. Rispuntano i fiori agli angoli delle strade e nelle
piazze di Palermo. “L’emergenza Covid19 – dice Ignazio Ferrante, presidente di
Assofioristi Palermo che guida la categoria anche a livello nazionale – ha
provocato un danno incalcolabile per il florovivaismo. Sappiamo che la
riapertura non basterà a recuperare la situazione e che chi è stato già
costretto a mandare al macero le piante e i fiori che aveva in magazzino non
riaprirà, ma a tanti altri la riapertura consentirà di manutenzionare la
merce già acquistata e compiere anche un gesto sociale importante: permettere a
chi vuole, di portare dentro le proprie case piante e fiori, l’antistress
naturale più efficace al mondo.
Anche per i bambini non c’è niente di meglio in
questo momento che travasare una pianta in balcone coi genitori e
prendersene cura”.
Solo a Palermo, Assofioristi
rappresenta 60 tra fioristi, grossisti e produttori, di cui il 30
per cento tra oggi e lunedì riaprirà i battenti. “Ripartire non sarà
semplice e servono misure a livello locale”, dice Ferrante che lancia un
appello al Comune di Palermo per chiedere la rimodulazione di Tari e Tosap e il
rinvio del pagamento della prima rata prevista entro marzo. “Come
Assofioristi – conclude Ferrante - avevamo subito fatto presente al
governo nazionale che lo stop sarebbe stato un disastro per il settore. Il
nostro grido d’allarme è stato raccolto e ci auguriamo che lo stesso accada a
livello locale”. In tutta Italia l’esclusione del florovivaismo dalle vendite
ha duramente colpito 27 mila imprese e 100 mila lavoratori.
L’elenco dei fioristi aperti sarà
pubblicato a partire dalla prossima settimana sul sito e sui canali social di
Confesercenti Sicilia e Confesercenti Palermo.
Nessun commento:
Posta un commento