La tradizionale "luminiana" in onore di San Leoluca |
Corleone, 2
marzo 2020. Festa doppia a Corleone il primo marzo. Oltre a celebrare il suo
amato patrono, San Leoluca, quest’anno si è aggiunta una seconda ricorrenza: la
riapertura dopo un anno della chiesa di San Martino. La Chiesa Madre è stata
oggetto di un lungo lavoro di restyling che l’ha resa ancora più bella e
luminosa.
I
festeggiamenti in onore di San Leoluca si sono susseguiti per una decina di
giorni. A causa della sospensione delle attività scolastiche era saltato
l’appuntamento con la tradizionale degustazione della pasta “finocchi e sarde”,
che avrebbe dovuto essere curata dall’Istituto “Don Calogero Di Vincenti”. Il
clou si è avuto nel fine settimana. Sabato il simulacro è stato trasferito
nella chiesa di San Martino dove domenica è stata celebrata la messa solenne.
La cerimonia è stata officiata da monsignor Antonino Dolce, vicario generale
dell’Arcidiocesi di Monreale.
“Sono felice di essere qui in questo giorno così
speciale per questa comunità parrocchiale e per questa città”, ha detto durante
l’omelia.
La chiesa era
chiusa da un anno. Sono stati eseguiti lavori per il rifacimento di alcuni
impianti tecnologici e opere di restauro conservativo. Ora è dotata di un
moderno impianto elettrico e illuminotecnico, con luci a led che, accanto
all’illuminazione già esistente, creano un’atmosfera calda e suggestiva tra le
navate. Sono state anche collocate le luci d’emergenza. Installati anche un
impianto d’allarme e uno per la diffusione sonora. In alcune parti della chiesa
sono state necessarie opere di restauro conservativo e di tinteggiatura.
Durante i lavori, c’è stata anche una piacevolissima sorpresa: la scoperta,
sotto al pavimento, di quello originale del ‘500, oggi visibile grazie a
vetrate.
“L’amministrazione
si unisce alla gioia della comunità ecclesiastica e di tutta la cittadinanza
per la riapertura della Chiesa Madre – affermano Nicolò Nicolosi e Maria Clara
Crapisi, sindaco e vice sindaco di Corleone -. Questo è un luogo di culto che
riunisce i cittadini in occasione delle solennità più importanti dell’anno
liturgico. Questa chiesa ha un grande valore sia per le sue bellezze
artistiche, sia per la sua capacità di coesione. Ed è un bell’auspicio che
tutto ciò avvenga nel giorno di San Leoluca”.
Dopo la
cerimonia, il simulacro di San Leoluca ha lasciato la Chiesa Madre ed è stato
portato in processione per le vie della città, accompagnato dalle autorità
civili, militari e religiose corleonesi e di moltissimi cittadini. Durante la
processione, sono state accese varie “luminiane”, piccoli falò in diversi punti
della città. Al termine, la statua ha fatto ritorno nella sua “casa”, la chiesa
che porta il suo nome.
La Matrice messa a nuovo |
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