La Cgil Palermo invita a postare
sui social una foto dedicata in particolare al ricordo delle vittime della
strage di Portella e di tutti i dirigenti sindacali uccisi dalla mafia
Palermo 20 marzo 2021 – La Cgil Palermo ricorderà domani, per la Giornata
internazionale del 21 marzo di commemorazione di tutte le vittime innocenti di
mafia, anche le vittime della strage di Portella della Ginestra e tutti i
sindacalisti uccisi dalla mafia. E lo farà pubblicando sui social
un'immagine con un messaggio evocativo, per chiedere di non abbassare mai la
guardia nella lotta contro tutte le mafie e tenere viva la memoria
collettiva.
“Nonostante l’inedita e drammatica situazione che tutti
stiamo vivendo, riteniamo giusto e doveroso, in occasione della Giornata in
ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie, prevista per domani 21
marzo, commemorare tutte le vittime innocenti barbaramente uccise dalla
criminalità organizzata – dichiara il segretario generale Cgil Palermo Enzo
Campo - Quest’anno, Libera aveva individuato Palermo quale città ospite della
manifestazione nazionale. L’emergenza coronavirus ha imposto lo spostamento
dell’evento al 23 e 24 ottobre prossimi. Ciò nonostante, riteniamo fondamentale
dare un segno tangibile del nostro impegno in ricordo delle tante vittime
innocenti, pur se in modo virtuale, postando delle immagini sui social”.
Il suggerimento, su proposta della Cgil e di Libera, è quello
di scattare una foto per dare centralità a tutte le vittime cadute per mano
mafiosa e il suo particolare ricordo la Cgil Palermo vuole dedicarlo domani
alle vittime della strage di Portella della Ginestra e a tutti i dirigenti
sindacali uccisi dalla mafia. La foto può essere caricata su fb come foto
profilo e, seguendo le indicazioni del link http://www.cgil.it/21-marzo-cgil-e-libera-sui-social-il-ricordo-delle-vittime-innocenti-di-mafia/,
può essere aggiunto il “motivo” che fa riferimento alla Giornata del 21 marzo.
“Se saremo in tanti – dice la Cgil Palermo – faremo sì
che, nonostante tutto, questa giornata non passi sotto silenzio e che diventi
un momento collettivo di esercizio della memoria e di testimonianza del nostro
impegno a favore della legalità e della lotta alla criminalità organizzata. Per
ricordarci e ricordare sempre da quale parte stiamo”.
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