Il "serpentone" umano della marcia Bagheruia-Casteldaccia dello scorso anno |
Il Centro studi Pio La Torre e la rete delle scuole Bab el Gherib promuovono
la riedizione della marcia popolare antimafia Bagheria-Casteldaccia. “A 37 anni
di distanza da quel 26 febbraio 1983 che ha portato per la prima volta in
corteo migliaia di persone - dice Vito Lo Monaco, presidente del
Centro Pio La Torre - continua il cammino contro le nuove mafie, più
invisibili, complesse e corruttive. Una ricorrenza che quest'anno coincide con
i 40 anni della morte di Piersanti Mattarella e i 20 anni dalla Convenzione
delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale siglata a
Palermo nel 2000”.
Appuntamento mercoledì 26 febbraio a Bagheria, in via Diego
D’Amico, alle 8.30 alla scuola “Carducci” da dove, alle 9, partirà il corteo
diretto a Casteldaccia, lungo quella strada provinciale n.88 dei
Valloni ora intitolata “della marcia antimafia 1983” e a lungo utilizzata dai
killer come via di fuga.
Valori universali come libertà, giustizia sociale, uguaglianza e diritti
saranno al centro dell'iniziativa da sempre caratterizzata da una
partecipazione trasversale: nel corso della manifestazione le scuole
ricorderanno l'attivista Patrick Zaki, arrestato in Egitto, e
chiederanno giustizia e verità per Giulio Regeni.
Fitto il cartello dei partecipanti: oltre a studenti e insegnanti, infatti,
ad aderire sono : Cgil, Cisl, Uil, Acli, Arcidiocesi,
chiese locali, città metropolitana e Comuni di Altavilla,
Bagheria, Baucina, Casteldaccia, Ficarazzi, Misilmeri, Santa Flavia, Villabate;
l'associazione Officina cambiamenti di Casteldaccia, Caritas diocesana,
Consulta giovanile di Bagheria, Rotary distrettuale, Gal Metropoli Est, Casa
dei giovani e le seguenti associazioni antimafia: Centro studi
Borsellino, Fondazione Chinnici, Fondazione Costa, Fondazione Falcone, Centro
studi Impastato e No Mafia Memorial, Libera.
“I Comuni del comprensorio si sono già impegnati a fare propria la proposta
avanzata a San Cipirello dal Centro Pio La Torre insieme a Libera, sindacati e
Acli provinciali - spiega Vito Lo Monaco - pertanto si doteranno di un osservatorio
per la trasparenza e la partecipazione dei cittadini alla vita
politica e amministrativa onde impedirne le infiltrazioni mafiose e
corruttive”.
La manifestazione si concluderà in mattinata a Casteldaccia, con
gli interventi degli studenti e i saluti istituzionali.
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