Si alza il
sipario sull’edizione 2020 del Carnevale corleonese. Cinque appuntamenti a partire
da sabato scorso, sino al gran finale di Martedì Grasso. L’iniziativa,
organizzata dall’associazione Asturia (Associazione a tutela del riavulicchiu),
ha ricevuto il patrocinio oneroso del Comune di Corleone (7.500 euro
il contributo comunale) e dall’assessorato regionale al Turismo. E tra cavalli,
maschere nuove e antiche, carri, il programma è ricco e per tutti i gusti. Non
poche perplessità ha, comunque, suscitato l’affidamento diretto (senza gara)
della realizzazione dell’evento ad una associazione costituita poco
tempo prima e in rapporti di parentela/affinità con qualche componente della
giunta. Sulla questione a breve sono state annunciate interrogazioni consiliari.
La cerimonia
di apertura si è svolta ieri sera in piazza Garibaldi. Il gruppo vincitore nel
2019, “Malati cronici”, ha restituito simbolicamente il trofeo del
“riavulicchiu”, simbolo del Carnevale di Corleone, che poi sarà consegnato al
carro vincitore del 2020.
Durante la
cerimonia inaugurale erano presenti le tre maschere più rappresentative: il
“riavulicchiu” e altri due “riavuli” che sono stati recuperati nel 2019, dopo
70 anni di oblìo, grazie ad un libro sul Carnevale corleonese scritto da Luca
Cascio. Originariamente il diavolo bianco, che simboleggia la primavera, apriva
il corteo. Era indossato da Angelo Di Palermo, presidente dell’associazione
Asturia. Quello nero, emblema dell’inverno, chiudeva invece la sfilata. L’ha
indossato l’assessore comunale alla Cultura Walter Rà in rappresentanza
dell’amministrazione comunale. I paramenti di entrambi i diavoli – “cianciane”
(campanelle), mantelli e cinture in cuoio – sono stati donati al Comune.
La serata è
staat animata dal dj Luca Calandretti e conclusa dal dj Ago Pil8. “Al centro di
questo primo appuntamento ci saranno le esibizioni dei vari gruppi partecipanti
– afferma l’assessore Rà -, che saranno già oggetto di una prima valutazione
per il premio finale. Vogliamo valorizzare le maschere, le coreografie, i costumi”.
Domenica 16,
dalle 16, con partenza da piazza Santu Lucuzza, la sfilata in maschera a
cavallo, organizzata dall’associazione Equitrinacria ed Equitrekking Corleone.
“Questa è, di fatto, la più importante manifestazione equestre – aggiunge Rà -.
Quando non c’erano i carri allegorici c’era la sfilata a cavallo. Riproporla
significa ricordare le origini di questa festa in città”.
Giovedì 20
febbraio sarà l volta del Carnevale nelle scuole. Alle 10.30 in piazza Falcone
e Borsellino festa per i più piccoli con balli e spettacoli.
Le due grandi
sfilate dei carri e dei gruppi si svolgeranno domenica 23 e martedì 25
febbraio. Entrambi i giorni il via sarà alle 16 da piazza Vittime della mafia
per proseguire lungo corso dei Mille, piazza Falcone e Borsellino, via Santa
Lucia, via Duca d’Aosta per terminare davanti alla villa comunale. Qui, intorno
alle 21, si esibiranno i gruppi in maschera.
Domenica sera
la premiazione dei vincitori di questa edizione, dopo la lettura del
“testamento ru nanno e a nanna”, altre due maschere simboliche del Carnevale di
Corleone che, al termine della serata, verranno bruciate nel tradizionale falò,
sempre in piazza Falcone e Borsellino. “Attraverso il coinvolgimento della
cittadinanza – afferma il sindaco Nicolò Nicolosi -, fruendo degli spazi
pubblici, l’amministrazione comunale intende promuovere le politiche di
valorizzazione del territorio. Il Carnevale non è solo una festa goliardica, ma
è anche un modo per tenere vive le tradizioni e trasferirle alle nuove
generazioni. La grande partecipazione dello scorso anno dimostra il forte
radicamento della collettività a questa ricorrenza”.
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