Un momento della manifestazione in piazza Garibaldi |
Ma, a parte che i rimborsi vengono effettuati con tanto ritardo (ancora gli studenti aspettano quelli di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2019), anticipare 80 euro per ogni studente pendolare per alcune famiglie è davvero pesante. Da qui la decisione di manifestare contro il comune e contro lo Stato. “Sono una dei tanti ragazzi che hanno aderito allo sciopero riguardante il mancato pagamento dell'abbonamento scolastico per i mezzi di trasporto”, dice Valeria Sardigna. “Abbiamo deciso di scioperare - aggiunge - per ottenere uno nostri diritti in quanto non permesso direttamente dal nostro comune. Ci sono famiglie che non si possono permettere di pagare questa spesa aggiuntiva. Siamo giovani e in quanto padroni del nostro futuro vogliamo farci sentire. Non ci metteranno a tacere”.
Dal comune sottolineano che stanno soltanto applicando la buona legge e che anzi hanno provato a ridurre al massimo il costo a carico delle famiglie. Venerdì prossimo dovrebbe tenersi nell’aula consiliare una assemblea tra gli studenti, i loro genitori e gli amministratori comunali.
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