Da sx; Luca Gazzara, Giuseppe Gennaro, Calogero Scalisi |
Il finanziamento rientra all’interno di un corposo provvedimento
nazionale di protezione civile in conseguenza agli eventi metereologici
eccezionali che hanno interessato, a partire da ottobre del 2018, diverse
regioni: Sicilia, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio,
Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Veneto e province autonome di Trento e
Bolzano.
Cinque giorni dopo l’alluvione del 3 novembre, le tre commissarie
prefettizie che reggevano il Comune di Corleone avevano contattato l’Ufficio
del Genio civile di Palermo, afferente all’assessorato regionale delle
Infrastrutture e della Mobilità, per chiedere un immediato sopralluogo. A
seguito dei controlli effettuati il 18 novembre, è stato deciso un primo
intervento urgente in via Streva, all’interno del centro abitato. Ora è la
volta della zona di via Molino Nuovo.
Qui l’alluvione ha provocato l’erosione dell’argine che ha dunque
perso stabilità. Inoltre, si sono verificati un lieve abbassamento della
carreggiata, lesioni nella pavimentazione stradale, un distacco del marciapiede
e da un muro di sostegno. I tecnici del Genio civile sottolineano che il tempo e le piogge
comporteranno un peggioramento della stabilità del terreno, fino ad arrivare al
collasso della scarpata. Gli esperti hanno evidenziato, infatti, che dopo le
abbondanti piogge del 10 e 11 settembre 2019, il dissesto si è aggravato. Da
tutto questo emerge la necessità di intervenire con urgenza. Le opere che saranno fatte prevedono la demolizione e il
successivo ripristino del marciapiede e della pavimentazione stradale nel
tratto in cui sarà realizzata una paratia. Questa servirà a sostenere il corpo
stradale. Inoltre, sarà smontata e rimontata la ringhiera esistente. Ieri i
lavori sono stati affidati ufficialmente.
“Dovrebbero partire a febbraio – dice
Luca Gazzara, assessore comunale per l’Ambiente -. Questo intervento è
importantissimo per la città perché c’è il serio pericolo di danni ancora più
gravi di quelli che si sono verificati nel 2018. Desidero ringraziare il governo
Musumeci e più in particolare l’assessore regionale per il Territorio e
l’ambiente, Salvatore Cordaro, per l’attenzione e la sensibilità che ha
riservato a questa comunità fortemente colpita dall’alluvione del 3 novembre
2018”. Ma, piuttosto che ringraziare Musumeci e Cordaro, Luca Gazzara farebbe meglio a chiedere loro se è serio e degno di un governo che ha a cuore i problemi della Sicilia e di Corleone che solamente a più di un anno di distanza finanzino un'opera ritenuta urgentissima. E se nel mentre vi fossero state altre alluvioni? Farebbe meglio a chiedere conto degli altri interventi ancora non finanziati, quali quelli previsti nella zona del Calvario. Oppure nella galleria, dalla quale tanti cittadini non passano più perchè hanno paura.
Il torrente Corleone avrà bisogno di altre considerevoli opere per
eliminare il più vasto problema del dissesto idrogeologico. “Questo è solo un
inizio – commenta il sindaco Nicolò Nicolosi -. Siamo già al lavoro per un più
ampio progetto per la riqualificazione e la valorizzazione del nostro
territorio e, in particolare, per la messa in sicurezza complessiva del fiume.
Per realizzarlo serviranno 4,2 milioni di euro che richiederemo all'ufficio per
il dissesto idrogeologico”.
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