di PATRIZIA GARIFFO
Ho appreso
della morte del ragazzo disabile di Firenze a causa, forse, di una buca presa
mentre camminava in strada con la carrozzina elettrica. Una morte assurda che
dovrebbe farci riflettere. Se si può morire così a Firenze figuriamoci a
Palermo. Anch’io spesso esco di casa con la mia carrozzina elettrica e devo affrontare
un percorso pieno di ostacoli. Strade dissestate, marciapiedi impraticabili e
auto con conducenti incivili rendono la passeggiata tutt’altro che piacevole.
Francesco Perugia
L a notizia di pochi giorni fa della morte di Niccolò, caduto
dalla carrozzina mentre percorreva il selciato sconnesso di Piazza Brunelleschi
a Firenze, dovrebbe fare riflettere chi amministra le nostre città e chi si
occupa della manutenzione delle strade. A causa di una buca il ragazzo è
caduto, sbattendo la testa, ed è morto qualche ora dopo per arresto cardiaco.
Non c’è la certezza che il decesso sia riconducibile alla caduta, ma è chiaro
che essere sbalzati da una sedia a rotelle non faccia bene.
Francesco abita a
Palermo, nel quartiere Cruillas (VI Circoscrizione), e pure per lui fare una
passeggiata con la sua carrozzina elettrica è un’impresa che può risultare
anche pericolosa. Infatti, non solo il più delle volte non si può camminare sui
marciapiedi perché gli scivoli sono occupati dalle auto, e si rischia quindi di essere
travolti dalle macchine che sfrecciano, ma il manto stradale è pure pieno di
buche. Palermo e Firenze, purtroppo, non sono casi isolati. Giovanni Cupidi
abita a Misilmeri e racconta le difficoltà a percorrere le strade del suo
paese. Per chi si muove su una carrozzina è "impossibile utilizzare i
marciapiedi perché non sono accessibili o non costeggiano le strade in maniera
uniforme, mentre i pochi accessibili sono occupati da esercizi
commerciali", spiega. Questo vuol dire che anche lui, come Francesco, deve
camminare sulla carreggiata per raggiungere i posti che frequenta abitualmente
"con il risultato che sovente qualcuno in macchina suoni il clacson perché
si sente infastidito e intralciato nel suo percorso". Inoltre, le strade
cittadine presentano buche e avvallamenti e ciò non è solo pericoloso per chi
si muove su una carrozzina, ma è molto disagevole anche se si attraversano in
auto perché "si avvertono in maniera molto forte causandomi fastidi o
addirittura provocandomi dolori articolari", afferma Giovanni. Il disagio
è ancora più forte nelle città che hanno manti stradali antichi costituiti da
basolato o sampietrini. Naturalmente nessuno pretende che tutto venga
smantellato versando sopra colate di asfalto, ma davvero non è possibile creare
percorsi agevolati o, quantomeno, curare la normale manutenzione delle strade?
La Repubblica Palermo, 23 gennaio 2020
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