“Mesi prima avevamo presentato esposto in
procura. La categoria ha anticorpi per resistere alla corruzione”
Palermo,
14 dicembre 2019 – Sull’assoluzione dei farmacisti riguardo alla truffa sui
pannoloni all’Asp di Palermo interviene il presidente di Federfarma
Palermo-Utifarma, Roberto Tobia: “Quando nel 2015 apprendemmo del
coinvolgimento dei nostri colleghi farmacisti nell’inchiesta ‘Farmagate’,
esprimemmo subito stupore e incredulità in quanto, oltre ad essere certi della
loro totale estraneità ai fatti contestati, eravamo stati noi stessi, mesi
prima, a presentare un esposto in Procura, avendo i nostri sistemi di controllo
evidenziato, appunto, una ciclicità di ricette duplicate a firma dei medesimi
funzionari dell’azienda sanitaria, poi finiti nell’inchiesta.
E avevamo rilevato,
contemporaneamente, il fatto che l’Asp di Palermo fosse una delle poche in Italia
a non avere ancora adottato sistemi di controllo, cosa che successivamente ha
fatto grazie all’impegno e alla dedizione dei funzionari dell’ufficio di
controllo Ucarpa. Oggi siamo soddisfatti per la sentenza che riconosce
l’integrità dei nostri colleghi e ci dà ragione. Anche se nulla potrà
compensare le sofferenze che questi professionisti hanno dovuto sopportare,
dall’arresto alla detenzione, dall’umiliazione alla denigrazione”.
“Questa
triste vicenda – conclude Tobia – ha però due risvolti positivi: da un lato
spinge a continuare ad avere fiducia nel sistema giudiziario, in quanto la
verità alla fine viene a galla; dall’altro lato conferma, ove ve ne fosse
bisogno, che la categoria dei farmacisti è coesa e ha al proprio interno gli
anticorpi e i meccanismi di autocontrollo che le consentono di resistere alle
lusinghe della corruzione e alle insinuazioni del malaffare”.
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