Inaugurazione dell’esposizione
sulla tratta delle donne nigeriane e la criminalità organizzata tra Africa ed Europa
Palermo - Il 12 dicembre, alle 19,30, a
Palermo, nel Palazzo Gulì, Via Vittorio Emanuele 53, sede del No Mafia
Memorial, fondato dal Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato”, verrà
inaugurata la prima esposizione multimediale sul fenomeno della tratta delle
donne nigeriane in Italia. L’esposizione, a
cura di Helen Hecker, è nata da una collaborazione tra l’Associazione Donne di
Benin City e il No Mafia Memorial, con il sostegno del Centro di Servizi per il
Volontariato di Palermo.
L’esposizione intende facilitare la comprensione del complesso fenomeno della
tratta delle donne nigeriane, che si presta facilmente a rappresentazioni stereotipe.
Le fotografie di Elena Perlino (tratte dal suo libro “Pipeline) e il progetto
fotografico di Naomi Morello, che ha accompagnato il lavoro dell’Associazione
delle Donne di Benin City, vogliono essere, assieme ai testi, alle
testimonianze e agli oggetti e abiti della cultura nigeriana, un primo
approccio per dare informazioni adeguate e suscitare interrogativi su un mondo non
solo lontano ma spesso falsato da pregiudizi.
Punto di partenza è stata la collaborazione avviata in questi ultimi anni
tra l’Associazione delle donne di Benin City e il Centro Impastato, che si è
costituito parte civile nel processo alla Black Axe svoltosi nel capoluogo
siciliano nel 2019. La Black Axe è un gruppo cultista, legato ai riti
tradizionali, nato alla fine degli anni ’70 all’interno dell’Università di
Benin City, che si è trasformato successivamente in organizzazione criminale transnazionale,
con un ruolo di primo piano nel traffico di droga e di esseri umani.
Le donne dell’Edo State sono avviate alla prostituzione con brutale violenza
e metodi schiavistici. Uno degli esempi più inquietanti è l’uso della religione
tradizionale “juju”, che nelle mani dei trafficanti diventa strumento di
condizionamento psicologico e di repressione.
Con l’arrivo di più di 11.000 ragazze nigeriane in Italia nel 2016, la
tratta raggiunge il suo livello più alto e sono nate diverse associazioni della
società civile che, accanto alle Istituzioni e alle Forze dell’ordine, danno il
loro contributo alla lotta contro la schiavitù sessuale. l’Associazione Donne
di Benin City è stata fondata a Palermo nel 2015 da un gruppo di donne
nigeriane ex-vittime di tratta. La condivisione dello stesso vissuto, delle
radici culturali e religiose, fa sì che il muro di omertà si rompa più
facilmente e si crei la fiducia delle vittime. Le Donne di Benin City
promuovono in tal modo un’altra faccia della cultura nigeriana, ricca di esempi
luminosi e lontana dal crimine, che la mostra vuole trasmettere assieme alle
complesse problematiche legate alla tratta delle donne tra la Nigeria e
l’Italia.
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