Sollecitata la
legge in Parlamento per riconoscere l'azione sindacale degli operatori della
sicurezza
Palermo 11 dicembre 2019 – Il malessere degli operatori della sicurezza,
comparto in cui i suicidi si sono quadruplicati, con 66 morti registrati in
Italia nel biennio 2015-2016. E la battaglia per portare a compimento il
processo di sindacalizzazione, che con la sentenza 120 della Corte
Costituzionale del 2018 ha consentito la nascita di
organizzazioni sindacali anche nelle caserme militari.
Di questo si è parlato nella prima iniziativa pubblica del
Silf, il sindacato della Guardia di finanza, assieme alla Cgil Palermo,
organizzata oggi presso la Real Fonderia. “Per noi questa sentenza ha
costituito una svolta storica e ora attendiamo la legge del Parlamento
che ci renda pienamente operativi – hanno detto Massimiliano Artuso, coordinatore
provinciale del Silf Palermo, e Paolo Speranza del direttivo Silf Palermo
- Tanti sono i temi caldi sui cui operare come sindacato, a
partire da quelli legati alle condizioni di vita dei militari e del loro
ambiente lavorativo. I suicidi nel nostro comparto si sono quadruplicati. E' un
tema su cui bisogna intervenire”.
La Cgil è accanto al Silf nella battaglia per il pieno
riconoscimento dell'azione sindacale dell'associazione. “Siamo qui per
chiedere l'accelerazione del processo di sindacalizzazione e di
partecipazione alle attività sindacali delle forze militari – ha detto il
segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo - Non è tollerabile che
esistano oggi lavoratori che non possono rivendicare i propri diritti. E' finito
il tempo in cui polizia, carabinieri, militari negli scontri sociali
sparavano ad altezza d'uomo. Il Paese è cambiato. Vada avanti la legge in
Parlamento che serve per dare anche agli operatori della sicurezza, alla pari
di tutti gli altri lavoratori, la capacità di rappresentare i propri diritti,
di modificare lo stato di fatica e di stress in cui operano, di portare avanti
le rivendicazioni di natura economica e di condizioni lavorative
migliori”.
Il suicidio, è stato messo in evidenza, è la
terza causa di morte nelle forze armate. “E la tendenza al suicidio è
particolarmente forte tra i 40 e i 49 anni – ha detto lo psicologo Daniele
Landino, riportando i dati dell'associazione Cerchio Blu - E' necessario
indagare anche l'aspetto anche del lato umano e non solo quello militare di chi
lavora nelle caserme”.
Il segretario generale del Silf Francesco Zavattolo ha
evidenziato gli ostacoli e i condizionamenti posti sul percorso
legislativo. “Il progetto di legge contiene troppi paletti e non ci soddisfa. A
quasi due anni di distanza – ha detto Zavattolo - sta emergendo la difficoltà
a farci riconoscere il ruolo che ci stiamo ritagliando. Il Silf sta
lavorando, sta crescendo nei luoghi di lavoro, sta ottenendo dei risultati, e
farà di tutto per andare avanti. E per questo scongiuriamo il tentativo
al ribasso in atto per depotenziare la legge su sindacati militari, ferma
in commissione Difesa”.
“La sentenza della Corte Costituzionale ha consentito
un giro di boa rispetto al processo di democratizzazione e
sindacalizzazione delle forze armate – ha aggiunto il segretario nazionale Cgil
Giuseppe Massafra - Siamo soddisfatti ma aspettiamo il cambio di passo. E
in mancanza di una legge vera che normi quanto disposto con la sentenza, siamo
fermi al palo. E' un momento importante e delicato, che impone a tutti di
considerare questo processo di trasformazione come una battaglia di civiltà di
interesse generale. Non si può tollerare che il dovere alla difesa e alla
sicurezza siano messi in contrapposizione col diritto alla partecipazione
democratica. Chiediamo alla politica attenzione e riguardo verso la legge che
il Parlamento deve varare. E' una battaglia in cui crediamo e in cui
tutta la Cgil si sta spendendo”.
All'iniziativa è arrivato anche il supporto del Silp Cgil Palermo,
il sindacato di polizia della Cgil. “Il nostro auspicio – ha detto
Michele D'Anna, segretario del Silp Palermo - è che arrivi presto
l'accordo quadro che consenta anche alle forze militari di interfacciarsi con
le loro amministrazioni, in tavoli paritetici e riunioni periodiche”. Tra gli
interventi anche quello del docente Silvio Bologna e dell'assessore Giovanna
Marano, che ha portato i saluti dell'amministrazione comunale.
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