In 15 anni sono 400mila le entità create
da Formations House, finita al centro delle cronache britanniche già nei mesi
scorsi. Dal 7 dicembre, invece, sono stati svelati i dati ottenuti dal gruppo
di attivisti Ddos sui quali ha lavorato il consorzio di giornalisti Organized
crime and corruption reporting project. Pubblicate dal Times nel Regno Unito e
da La Stampa in Italia, le informazioni su Formations House conducono
direttamente ad alcuni familiari del capo dei capi
C’è un indirizzo nel
centro di Londra dove hanno sede le
società create dalla figlia di Totò Riina e da
suo marito, da un avvocato coinvolto in inchieste di ‘ndrangheta, da un uomo
condannato per i suoi legami con la camorra. Quell’indirizzo è il numero 29
di Harley Street ed è la sede di Formations House, cioè un’agenzia di servizi che
permette di costituire società via internet, poche domande e quasi nessuna
regola.
In 15 anni sono 400mila le
entità create da Formations House, finita al centro
delle cronache britanniche già nei mesi scorsi. Dal 7 dicembre, invece, sono
stati svelati i dati ottenuti dal gruppo di attivisti Ddos sui quali ha
lavorato il consorzio di giornalisti Organized crime and corruption reporting
project. Pubblicate dal Times nel Regno Unito e da La Stampa in Italia, le informazioni
su Formations House conducono direttamente ad alcuni familiari di Riina.
La figlia del capo dei
capi di Cosa nostra, Maria Concetta Riina,
e il marito Antonino Ciavarello hanno avviato
due società usando Formations House. La prima nel 2007 si chiama T&T Corporation
e si qualifica come studio legale internazionale in uno strano annuncio
pubblicitario che sul Giornale di Sicilia l’11 ottobre del 2008 propone:
“Divorzio lampo (40 giorni)”. La Guardia di finanza s’insospettisce
e scopre che dietro T&T c’è proprio la figlia di Riina e Ciavarello. Che nel 2015 ci ricascano: e usano di nuovo
Formations House per creare un’altra società, Corleone Caffè Trading che resta
attiva un anno e mezzo. Secondo la figlia del capo dei capi Corleone Caffè
Trading non ha mai movimentato nulla. Solo un’idea e non ha movimentato nulla.
Citato negli archivi
di Formations House c’è anche Andrea Vianello, avvocato padovano coinvolto in
un’inchiesta del 2015 sulla ‘ndrangheta e
il gioco d’azzardo online. Ha patteggiato 2 anni per gioco
d’ azzardo e associazione a delinquere, mentre nell’inchiesta viene citata la
Elledi Immobiliary Ltd, inserita anche nei dati su Formations House. In
particolare c’è una mail per chiedere nuova carta di credito sul conto che la
Elledi aveva sperto presso la First Bank of Middle East. Una banca che – come
raccontano Lorenzo Bagnoli, Matteo Civilini e Gianluca Paolucci – è registrata
in Tanzania ma fa affari soprattutto a Cipro. Proprio a Cipro è stata accusata
di finanziare gruppi terroristici e organizzazioni criminali, guadagnandosi
l’appellativo di “banca più sporca del mondo” prima di essere chiusa nel 2017.
Ha un capitale sociale
di dieci milioni di sterline, invece, la Business Bank Italy Ltd, società di “servizi finanziari per l’investitore globale” che ha
sede sempre al 29 di Harley Street. Esiste da 11 anni e tra gli amministratori
ha avuto anche Antonio Righi, detto Tonino il biondo, condannato a 16 anni e 10
mesi nel 2017, considerato dagli inquirenti riciclatore del clan di Camorra dei
Contini. La Formation House non conosceva i precedenti per droga e ricettazione
risalenti del Biondo. Righi ha un pallino per il calcio. Nel 2007 è tra gli
azionisti della Carrefur Ltd, che ha compra Sopron, squadra che
in quegli anni è in seria A in Ungheria, prima di
essere squlaificata per debiti col fisco. Negli anni successivi il Biondo ci
riprova: con la Finance & Mortgages Limited prova a comprare il Modena
Calcio ma l’affare non va in porte.
Righi è anche citato in
un’altra società creata dalla Formations House: si chiama Magnolia Fundaction
Uk Limited. Solo che nelle carte della Magnolia non ci sono solo persone reali
ma nomi inventati come “Ottavio detto Il Ladro di
Galline” mentre come segretary è indicata la “Banda Bassotti Company“, con sede in via dei 40
ladroni. Nessuno dall’agenzia britannica ha avuto nulla da ridire.
Il Fattoquotidiano, 8 DICEMBRE 2019
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