L'assessore Salvatore Schillaci porta l'adesione del comune di Corleone |
Corleone, 18
novembre 2019. “Piena condivisione delle idee del comitato cittadino ‘Vogliamo
la strada Corleone/Partinico’. Il programma di questo gruppo di cittadini si
inserisce perfettamente nelle azioni che questa amministrazione ha intrapreso
da un anno a questa parte per risolvere il problema della viabilità e per
ottenere i finanziamenti indispensabili al ripristino di strade sicure”. E’ il
commento del sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, a margine di un incontro
sulla viabilità organizzato dal neonato comitato al salone Papa Giovanni, cui
hanno preso parte cittadini e rappresentanti delle amministrazioni dei Comuni
limitrofi.
Al centro della
questione le disastrose condizioni in cui versano alcune arterie del
Corleonese, in particolare la SP4 e la SP2, fondamentale via di collegamento
tra Corleone e Partinico. Questa strada infatti permette di raggiungere tra
l’altro l’ospedale partinicese, collegato a quello “Dei Bianchi”, lo
scorrimento veloce Palermo-Sciacca, l’autostrada Palermo-Mazara del Vallo e
quindi gli aeroporti del capoluogo e di Trapani. Ma riveste anche grandissima
importanza per gli agricoltori e gli allevatori che operano nella zona. Da due
anni un tratto della SP4 è chiuso al traffico delle auto per una frana in
contrada Pietralunga. Altre due frane si sono verificate nelle contrade Rubina
e Ponte Aranci.
Nel 2015 è
stato finanziato un importante intervento di recupero delle due strade
provinciali, che ammonta a circa 6 milioni e mezzo di euro. Manca però il
progetto definitivo della Città Metropolitana di Palermo (ex Provincia), che
darebbe il via alla gara d’appalto e ai lavori.
Questa la
premessa per la nascita del comitato “Vogliamo la strada Corleone/Partinico”.
Oltre a molti cittadini, hanno già aderito la Cgil di Corleone, la Legacoop, la
testata Città Nuove Corleone, l’azienda vitivinicola Principe di Corleone. Tra
gli obiettivi, l’apertura di un tavolo tecnico affinché Stato, Città
Metropolitana di Palermo e Regione arrivino ad una soluzione fattiva del
problema.
I sindaci di
Prizzi, Contessa Entellina e Roccamena, presenti alla manifestazione di ieri,
hanno espresso il loro sostegno al comitato. “In questi mesi – afferma
Salvatore Schillaci, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Corleone – è
stato fatto molto, anche grazie agli altri sindaci del territorio del
Corleonese. Conosciamo tutti quali sono le problematiche della viabilità e
dobbiamo guardare al futuro in un’ottica di unità, pensando esclusivamente al
bene del territorio”. “Il ruolo del comitato è importantissimo – dice Pio
Siragusa, presidente del Consiglio comunale – perché questo è un gioco di
squadra”.
Fin dal suo
insediamento, la questione viabilità è stata al centro delle attività dell’amministrazione
comunale. Il 9 novembre, ad esempio, alcuni esponenti hanno partecipato ad una
manifestazione organizzata dal sindaco di Contessa Entellina e presidente
dell’Unione dei Comuni del Corleonese, Leonardo Spera, per accendere i
riflettori sulla Strada provinciale 12. “Tra le varie cose che vogliamo
realizzare per le nostre strade – conclude il sindaco Nicolosi – c’è anche un
finanziamento per la Corleone-Roccamena, un percorso per arrivare alla
Palermo-Sciacca. Il progetto verrà definito e presentato alla Città
Metropolitana di Palermo. Questo è un altro tassello di un più vasto piano di
miglioramento della circolazione viaria”.
1 commento:
Per impegni personali, subito dopo gli interventi delle amministrazioni presenti e del rappresentante della Lega delle Cooperative, sono andato via e quindi non ho potuto esprimere il mio punto di vista, che sintetizzo in poche righe.
E' emersa forte la consapevolezza che non si ha di fronte un interlocutore contro cui esprimere il forte disagio dei cittadini o formulare proposte risolutive.
Io partirei dalla dichiarazione dell'ex Ministro Toninelli che ebbe a dire, senza che poi seguissero azioni, che le più importanti strade provinciali siciliane dovrebbero transitare sotto la giurisdizione dell'ANAS.
Ecco, basterebbe un semplicissimo disegno di legge, di un solo articolo, per avere un interlocutore certo, che sicuramente garantirebbe, oltre che la realizzazione delle opere di recupero/ammodernamento/potenziamento delle SSPP, anche (ed è molto più importante) la manutenzione straordinaria e ORDINARIA.
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