di Patrizia Gariffo
Oggi alcuni credono che essere disabili sia
un privilegio. Dalla priorità alla cassa del supermercato ai posteggi riservati
davanti al proprio domicilio, solo vantaggi. Se la disabilità però non è
evidente, il diritto non è riconosciuto come tale dalla società. Il mondo della
disabilità è vasto e molti sono i livelli di gravità. Anche avere un pass
sembra essere una colpa se non si è su una carrozzina, a causa dei tanti
furbetti che mettono in cattiva luce i disabili veri. Monica
***
Quella di Monica è un’amara riflessione che racconta
una verità altrettanto amara. In un periodo storico non proprio felice né dal
punto di vista economico né sociale e culturale, si consuma una continua
"guerra tra poveri". Così avere una disabilità, soprattutto una che
non è chiaramente visibile, appare un vantaggio o addirittura un imbroglio perpetrato
ai danni degli altri.
Accade pure che chi è su una sedia a rotelle non creda
alla buona fede di chi occupa un parcheggio per persone diversamente abili, pur
esibendo un pass sul parabrezza dell’auto, perché chi esce dalla macchina
cammina sulle proprie gambe. E’ successo pure a me, non perché io sia una
persona cattiva o che veda il marcio ovunque, ma il motivo per cui a volte l’ho
pensato è dovuto al fatto che esistono tantissimi furbetti che non
si fanno scrupolo di usufruire illecitamente del contrassegno. Questi
danneggiano le persone che hanno disabilità vere e che, però, non sono
evidenti. Il malcostume e la mancanza di senso civico e sensibilità di tali
individui, quindi, danneggia chi soffre veramente per un problema di salute ma
non porta un segno che lo dimostri.
Esistono anche patologie molto gravi come la fibrosi cistica, il cancro o
le malattie cardiache che non si vedono, ma sono invalidanti tanto quanto una
disabilità motoria. Pure a chi soffre di queste patologie
"invisibili" spettano i permessi per parcheggiare nei posti riservati
e questo non dà certamente gioia e se ne farebbe volentieri a meno. Questi
malati che non si percepiscono come tali non sono usurpatori o disonesti,
perché "i contrassegni per i posti H possono essere rilasciati solo a
persone accertate come diversamente abili", ricorda Monica. Si tratta,
quindi, di un’agevolazione concessa a pieno diritto dallo Stato a soggetti con
un’invalidità certificata. E’ assurdo, quindi, vedere la propria patologia
sottovalutata perché non è palese e, soprattutto, perché siamo ormai abituati,
purtroppo, a una sfilza di imbroglioni. Truffatori perfettamente sani che si
fingono invalidi solo per appropriarsi di un parcheggio che non spetta loro,
grazie anche a un controllo poco accurato da parte di chi dovrebbe vigilare.
Lettere
Via Principe di Belmonte 103/c 90139 Palermo E-mail
Per scrivere a Patrizia Gariffo palermo@ repubblica
La Repubblica Palermo, 7 nov 2019
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