di Patrizia Gariffo
Mia figlia frequenta la succursale del liceo classico "Garibaldi"
in via Arimondi. Davanti alla scuola c’è un’area di rimozione, destinata alla sosta della
mia auto per farla scendere con la carrozzina e all’uscita d’emergenza. La zona
è sempre occupata sebbene ci siano due cartelli di rimozione. La situazione è
un po’ migliorata ora che i vigili sono venuti a fare i primi controlli e le
prime multe. E’ triste pensare che solo le sanzioni ci rendano cittadini
rispettosi delle leggi.
Vincenza
La scuola è iniziata a settembre, ma solo da un
paio di settimane Vincenza ha qualche possibilità di posteggiare l’auto nella
zona rimozione davanti all’istituto della figlia paraplegica e farla scendere
con facilità. Nonostante la presenza di due cartelli che indicano che si tratta
di un’area rimozione, non mancano auto, ciclomotori e motorini, anche di alcuni
insegnanti, parcheggiati da conducenti disattenti o che, forse, hanno problemi
di vista.
La zona non deve essere libera solo per permettere alla studentessa
di scendere dall’auto in sicurezza, senza il pericolo di altre auto che
sopraggiungano, ma deve esserlo pure perché costituisce la via di fuga di
studenti e personale scolastico nel caso si debba evacuare l’istituto. Tutto
ciò, però, sembra importare poco non solo agli insensibili automobilisti
palermitani, ma anche ai vigili che, chiamati più volte sia dalla Dirigente
Scolastica che dal personale della scuola che da Vincenza, non sono mai
intervenuti. Questa indifferenza ha permesso a chiunque di parcheggiare dove
non era consentito creando enormi disagi, ma anche un reale pericolo alla
ragazza e a chi l’accompagna, perché le manovre per farla scendere dall’auto,
non veloci e semplici, devono essere effettuate in un’area di passaggio delle
macchine. Il 30 ottobre scorso, finalmente, c’è stato il primo sopralluogo dei
vigili che hanno prelevato con il carro attrezzi un’automobile che sostava già
da qualche giorno e hanno fatto multe ad alcuni motorini. «La situazione da
qualche giorno è un po’ migliorata, ma c’è sempre qualche motorino che non
agevola le operazioni per fare scendere mia figlia», mi ha spiegato Vincenza e,
come ha scritto lei, è desolante pensare che si è cittadini ligi alle regole
solo se si rischia di essere sanzionati economicamente o con la rimozione del
proprio mezzo. Com’è triste, aggiungo io, dover attendere più di un mese per
avere un intervento dei vigili.
La situazione che si presenta davanti alla scuola di via Arimondi,
purtroppo, non è un fatto isolato ma accade pure in altre parti della città.
Cos’è che fa perdurare maggiormente questa pessima abitudine, lo scarso senso
civico degli automobilisti o il mancato controllo?
La Repubblica Palermo, 14 nov 2019
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