EMANUELE MACALUSO
In questi giorni anche
coloro che non capivano, o non volevano capire, perché Renzi faceva la
scissione senza motivazioni politiche e costruiva un suo personale partitino,
si rendono conto che l’ex segretario del Pd aveva un solo obiettivo: essere
quotidianamente sulla scena politica. Ad ogni costo. Anche come guastatore, ma
esserci. E così vediamo un Renzi che si presenta come autore di questo governo
e poi come guastatore dello stesso governo.
Chi ha
bloccato l’aumento dell’Iva? Renzi, rispondendo a se stesso, anche se ci
credono solo Luigi Marattin, Maria Elena Boschi e Teresa Bellanova. Poi, però,
Renzi si è opposto ad una rimodulazione dell’Iva, cioè aumentarla solo per i
generi di lusso e recuperare risorse per destinarle alla riduzione del cuneo
fiscale dei lavoratori. Quando il governo riduce il cuneo fiscale, Renzi
protesta perché è poca roba. Dunque; prima si oppone a trovare le risorse
finanziarie per una riduzione consistente di quel cuneo, poi protesta perché ne
considera insufficiente la riduzione. E fa perdere la pazienza anche ad un mite
come Conte il quale, giustamente, osserva che la campagna demagogica di Renzi è
falsa e mette a rischio il governo. Mi permetto di suggerire a Conte di
ignorare completamente e sempre Renzi. Come se non esistesse politicamente dato
che proprio Renzi teme più di tutti le elezioni.
Oggi,
infatti, La Repubblica rende noti i sondaggi di Demos, curati da Ivo Diamanti:
si vede che Italia Viva è al 3,9% e Renzi, nella classifica del gradimento dei
leader, si trova all’ultimo posto, dietro a Berlusconi. Quindi, se si dovessero
svolgere le elezioni, con l’attuale legge costruita dal renzianissimo Ettore
Rosato, il partitino del guastatore Renzi non otterrebbe nessun deputato nei
collegi uninominali dove vincono i grandi partiti in coalizione e di sicuro
nessun senatore; otterrebbe un pugno di deputati nella quota proporzionale.
Renzi, è
evidente, non vuole la crisi di governo e le elezioni, ma fa il guastatore perché
pensa che anche il M5S non vuole elezioni e, forse, non le vuole nemmeno il Pd
che non è, adesso, nelle migliori condizioni per farle. Proprio questa
situazione, difficile per tutti, ci dice che con la sua demagogia
irresponsabile, Renzi pensa solo a se stesso e mai agli interessi generali del
Paese. A proposito della demagogia renziana su tutto, nella prima pagina de La
Repubblica, il grande Altan ritrae un suo tipico personaggio che, inquieto, si
chiede: “Renzi è pro o contro il parmigiano”? Forse sta riflettendo!
(5 ottobre
2019)
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