L'inaugurazione di via Giuseppe Maniaci |
Palermo 22 ottobre – Intitolate oggi dall'amministrazione comunale e dalla
Cgil Palermo tre strade di Falsomiele ai dirigenti sindacali uccisi Giuseppe
Maniaci, di Terrasini, Giovanni Castiglione e Girolamo Scaccia, di Alia. La via dell'Allodola da oggi si chiama via Giuseppe Maniaci,
in ricordo del segretario della Confederterra di Terrasini, ucciso il 22 ottobre
1947. E via della Capinera e Largo dei Fagiani sono state intitolate
rispettivamente a Girolamo Scaccia e Giovanni Castiglione, entrambi
sindacalisti del movimento contadino, uccisi barbaramente durante una riunione
della Camera del Lavoro ad Alia, il 22 settembre del 1946. GUARDA L'ALBUM FOTOGRAFICO
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Leoluca Orlando,
il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo, il sindaco di Terrasini Giosuè
Maniaci, il sindaco di Alia Felice Guglielmo. Tra i parenti erano presenti
Salvatore Maniaci,74 anni, che aveva solo 2 anni quando il padre, il
sindacalista Giuseppe Maniaci, venne ucciso, con la moglie Mina Di Lauro; Santina
Pintaudi, vedova di Giuseppe Maniaci, il figlio del sindacalista che nacque qualche mese dopo l'assassinio del padre; Girolamo Scaccia, figlio di Salvatore, e nipote di Girolamo
Scaccia ucciso nella strage alla Camera del Lavoro di Alia del 1947, che era presente
assieme alla figlia Anna Scaccia e a Gaia Castiglione, 21 anni, pronipote di
Giovanni Castiglione.
“Continuiamo il nostro viaggio della memoria per restituire
dignità al ricordo di altri tre sindacalisti uccisi, costruttori di
libertà nel nostro Paese, che lottarono a mani nude per il lavoro,
che a quei tempi era la terra – ha dichiarato il segretario generale
Cgil Palermo Enzo Campo – Questi nostri dirigenti sindacali erano tutti
giovani, la più bella gioventù d'Italia, ed erano alla testa di un movimento
che voleva cambiare le condizioni di vita delle persone per renderle dignitose.
In Sicilia questa è stata la Resistenza, la lotta per la libertà e contro il
feudo e il blocco sociale del tempo. Purtroppo anche questi delitti sono
rimasti impuniti. In tutte e due le vicende ci sono stati depistaggi e
l'occultamento della verità. Per questo noi sosteniamo che la più
grande strage di Stato è stata quella dei nostri contadini, dirigenti
sindacali, operai uccisi. In Sicilia furono 70, e in provincia di Palermo 39.
Settanta persone trucidate e nessuno di loro ha avuto giustizia”.
“Mio padre non era mai stato ricordato in una
commemorazione pubblica. Per noi è un orgoglio grandissimo partecipare
oggi all'inaugurazione di una strada che porta il suo nome”, ha
detto Salvatore Maniaci. “Siamo grati perchè anche a Palermo ora
c'è una via per i nostri cari venuti a mancare così presto”, ha detto Gaia
Castiglione. E Girolamo Saccia: “Nel '46 la nostra famiglia si ritrovò
abbandonata. Mio padre, il più grande dei figli maschi, aveva 17 anni e portò
avanti la famiglia”. Alla cerimonia hanno preso parte anche la docente
dell'Istituto Superiore Majorana di Palermo Piera Verace assieme a tre
alunni della IV P, che seguono l'indirizzo agrario, Vincenzo Amato,
Giovanni Faranna e Matteo Arrostuto, impegnati in una ricerca sui sindacalisti
uccisi dalla mafia e sulla riforma agraria.
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