Salvatore Baiamonte |
MISILMERI (PA) : Cinque
mesi di indagini,
otto ordinanze di misure cautelari per spaccio e
detenzione di sostanze stupefacenti di tipo “hashish”. È il bilancio
dell'operazione denominata “PABLITO”, con cui i Carabinieri sono
riusciti a risalire la filiera dello spaccio che rifornivano le piazze di
Misilmeri. Tre degli indagati sono già stati condotti presso la Casa
Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, si tratta del 47enne BAIAMONTE
Salvatore, del 41enne ALGOZZINO Matteo e del 25enne PIZZO Giuseppe; il quarto,
il 31enne PEREZ Pietro, si trova agli arresti
domiciliari presso le propria abitazione, mentre per gli altri
tre indagati notificata la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune
di residenza, nonché dell’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria;
l’ottavo indagato infine, il diciottenne B.G. che però all’epoca dei fatti era
ancora minorenne, si trova presso il carcere minorile “Malaspina” di Palermo.
L’attività
investigativa, iniziata nel dicembre 2017 e terminata nell’aprile 2018 condotta
dai Carabinieri della Compagnia di Misilmeri e coordinata dalla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Termini Imerese, attraverso pedinamenti e
servizi di osservazione, ha consentito di documentare numerosissimi episodi di
spaccio al dettaglio di hashish da parte degli indagati nei confronti di
altrettanti ragazzi, molti dei quali pure minorenni. I pusher attivi sul centro
abitato di Misilmeri facevano capo a BAIAMONTE Salvatore il quale, dopo essersi
rifornito di ingenti quantitativi di hashish da alcuni “grossisti” palermitani
tra i quali PIZZO Giuseppe e ALGOZZINO Matteo, nei quartieri dello “Sperone” e
della “Guadagna”, provvedeva a confezionare lo stupefacente in singole dosi,
che poi le consegnava ai suoi fidati pusher che ne curavano lo spaccio al
dettaglio su due principali piazze di Misilmeri (Piazza Fontana Nuova e una
sala giochi di Corso Vittorio Emanuele). L’attività di osservazione svolta dai
Carabinieri, documentava oltre seicento episodi di spaccio da parte dei
predetti pusher nei confronti di loro clienti (alcuni anche minorenni).
Matteo Algozzino |
Gli incontri tra cliente
e spacciatore, erano generalmente preceduti da una breve telefonata con la
quale veniva stabilito il luogo dell’appuntamento che veniva fissato quasi
sempre presso una sala giochi o presso la piazza Fontana Nuova di Misilmeri.
Gli indagati, per fare riferimento allo stupefacente per telefono, utilizzavano
dei termini convenzionali come “croccantini”, “cose marroni”,
“lenticchie”, “quelle cose”, “pigiamini”, ecc.
Durante le indagini i Carabinieri
hanno tratto in arresto in flagranza di reato 3 persone, sequestrato
circa 700 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish e segnalato alla
Prefettura decine di clienti come assuntori di sostanze stupefacenti.
Destinatari
di misure
1. Baiamonte
Salvatore, nato a Misilmeri, classe 1972, ivi residente, condotto presso la casa circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese;
2. B. G. G.,
nato a Palermo, classe 2001, residente a Misilmeri, condotto presso l’istituto
di pena minorile “Malaspina” di Palermo;
3. Pizzo
Giuseppe, nato a Palermo, classe
1994, ivi residente, condotto presso la casa
circondariale “Cavallacci” di Termini
Imerese;
4. Algozzino
Matteo , nato a Palermo, classe
1978, ivi residente, condotto presso la
casa circondariale “Cavallacci” di Termini
Imerese;
5. Perez
Pietro, nato a Palermo, classe 1988, residente a Misilmeri, sottoposto agli
arresti domiciliari;
6. S. A.,
nato a Palermo classe 1998, residente a Misilmeri, sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di residenza
e alla presentazione alla polizia giudiziaria;
7. C. A.,
nato a Palermo, classe 1988, residente a Misilmeri, sottoposto all’obbligo di
dimora nel comune di residenza e presentazione alla polizia giudiziaria;
8. L. V. L.,
nato a Palermo, classe 1977, residente a Ficarazzi, sottoposto all’obbligo di dimora nel
comune di residenza
e presentazione alla polizia giudiziaria.
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