La cantina di San Severo danneggiata |
“Non devono
vincere loro, non deve vincere chi soffoca le speranze di crescita sociale ed
economica, quelle mafie che opprimono territori, imprese, cittadini,
istituzioni. Dalla solidarietà e vicinanza all’Antica Cantina di San Severo
deve arrivare un messaggio di forza della società civile, di unità e di non rassegnazione.
Deve vincere la legalità, dobbiamo ridare speranza alla Capitanata”. Commenta
così Maurizio Carmeno, segretario generale della Cgil di Foggia, l’atto
criminale che ha visto vittima l’azienda vitivinicola del centro dell’Alto
Tavoliere, con la dispersione di migliaia di ettolitri di vino e un danno
stimato di un milione di euro.
“Questa
provincia, dicono le statistiche, è quella in Italia con il maggior numero di
denunce per estorsione. Come si può pensare di fare impresa qui, di creare
opportunità di lavoro per i giovani, se gli operatori economici sono costretti
a pagare la più odiosa delle tasse, quella alle mafie - afferma Carmeno -. E
poi ancora, i consigli comunali dei due centri più popolosi della provincia
sciolti per infiltrazioni mafiose, le interdittive del Prefetto verso imprese
non estranee ai circuiti criminali, e la recrudescenza della delinquenza
minorile, tutti segnali che dovrebbero scoraggiare se non farci rassegnare. E
invece ogni sforzo da parte di tutti deve essere orientato ad affermare
condizioni e una cultura della legalità che è precondizione per ogni progetto
di sviluppo. Come sindacati invochiamo investimenti pubblici e privati ma senza
una forte presenza e controllo dello Stato il rischio è di innervare circuiti
di chi investe nell’economia legale proventi illegali. Con tutto quel che
significa poi in termini di qualità del lavoro, di opere e servizi prestati”.
Nessuna
rassegnazione, conclude il segretario della Cgil, ma anzi “un fare rete con
associazioni, istituzioni, forze di polizia affinché le vittime e i
protagonisti del contrasto alle mafie non si sentano mai soli, per un presidio
costante e vero del territorio contro ogni sopruso o illegalità. Sono le
ragioni che ci spingono, assieme alla Camera del Lavoro di San Severo, a
partecipare domani alla manifestazione indetta nel piazzale antistante
l’impresa vitivinicola. Esprimiamo vicinanza ai lavoratori, così duramente
colpiti da un atto che offende la nostra comunità e invita i propri iscritti e
simpatizzanti a esprimere una concreta solidarietà”.
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