EMANUELE MACALUSO
Il corsivo
che, oggi, Mattia Feltri pubblica su La Stampa (“Il buon governo”) è dedicato
al pranzo che in un Comune vicino Ascoli Piceno, il partito della Meloni ha
organizzato per ricordare, mangiando, l’anniversario della “marcia su Roma”
degli squadristi di Mussolini. Il quale, complice Re Vittorio Emanuele, ottenne
di costituire un governo, istaurò la dittatura, fece assassinare Matteotti e
don Minzoni, mise in carcere Gramsci e migliaia di
antifascisti e condusse l’Italia alla guerra e al disastro. Insieme ad Hitler i
fascisti italiani provocarono milioni di morti in Europa e in molte parti del
mondo. Nel mondo di oggi, come ho ricordato più volte, spira un brutto vento e
il partito della Meloni e Salvini aspirano a governare l’Italia.
Mattia
Feltri fa una gustosa ironia su quella cena. E sia. Ma essa segnala che non si
tratta di un fatto isolato. Giorni fa i giornali hanno pubblicato una foto che
ritraeva tanti fascisti a braccio teso (in numero di 300) che a Predappio hanno
onorato la tomba di Mussolini. Questi episodi fanno parte di un brutto clima,
come detto. La destra salviniana e della Meloni sono forze eversive E
Berlusconi, con Forza Italia ormai in esaurimento, fa da coperchio perché, come
sempre, deve garantire le sue aziende.
Quel
che si è visto ieri al Senato, dopo la miserabile e indegna campagna di insulti
rivolti alla senatrice Liliana Segre, conferma quel che diciamo. Infatti, a
Palazzo Madama è stata istituita una commissione per contrastare i fenomeni di
intolleranza, l’antisemitismo, l’odio e la violenza. Ma la destra non ha votato
per il varo di questa commissione. So bene che non è solo con l’iniziativa di
questa commissione che si stronca la malavita politica sul web e nel Paese, ma
si tratta pur sempre di un segnale di volontà delle istituzioni per combattere
questi fenomeni. Questa vicenda deve stimolare i partiti democratici, i
sindacati, le associazioni sociali e culturali, la scuola, i media a combattere
a viso aperto e senza interruzione contro razzismo e odio. In Italia, e non
solo, c’è in discussione la qualità della democrazia: liberale o illiberale?
Problema centrale, a mio avviso, per tutte le forze che, comunque si collocano,
sono garanti della Costituzione repubblicana. Non so se anche uno come Di Maio
potrà capire questo problema dato che, come vedo, pensa solo a chiudere Radio
Radicale. Una vergogna.
(31
ottobre 2019)
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