A indirla la FIALS, esclusa dalla
convocazione dell’assessorato
Da che mondo è mondo gli accordi per la tutela e la garanzia dei
lavoratori si chiudono sentite tutte le parti in causa, nel caso specifico
le rappresentanze sindacali, ma che si faccia escludendo quelle che hanno avuto
più a cuore i diritti dei lavoratori può anche fare infuriare. Quello che è
successo alla FIALS che forse l’assessore alla regionale alla
Salute, Ruggero Razza, ha dimenticato di invitare, insieme a Cgil,
Cisl e Uil, alla riunione convocata domani mattina per
discutere la stabilizzazione dei 647 contrattisti precari dell’ASP di
Palermo.
Ecco perché, fermo restando lo sciopero indetto per il 5 e 6 novembre, a
partire alle 9 di domani, giovedì 24 ottobre, il sindacato e i
lavoratori saranno a piazza Ottavio Ziino per protestare e continuare a
chiedere la dovuta convocazione.
«L’ennesimo tentativo, da
parte della pubblica amministrazione di chiudere accordi con chi, in questi
anni, non ha rappresentato bene i lavoratori. Non possiamo accettare un
tale atto di sfida nei nostri confronti – afferma Giuseppe
Forte, rappresentante FIALS ASP Palermo, unico sindacato insieme anche alla
CISAL a combattere per i precari dell’ASP Palermo –. Non mi è mai capitato, da
quando faccio sindacato. Stiamo tornando indietro nel tempo, agli
anni ’60, quando si convocava chi si voleva. L’assessore, però, se ne faccia
una ragione. Non si fanno differenze perché, in tal caso, si parla di
condotta antisindacale».
AVANTI TUTTA sarà il mantra di domani davanti al palazzo dell’assessorato
regionale perché i contrattisti precari non molleranno.
«C’è in pericolo il
nostro futuro – dicono gli stessi i lavoratori – ma sopratutto è in
pericolo la democrazia».
«Saremo lì con tutta la
delegazione FIALS - aggiunge Forte – chiedendo ai lavoratori di essere
compatti. Solo attraverso un’azione comune potremo arrivare
alla vittoria e a eliminare la vergogna di quanto sta accadendo nella città di
Palermo, non nel resto dell’Isola. Valuteremo anche le ulteriori azioni che
si renderanno necessarie, per giungere alla conclusione della vertenza che
necessita la previsione di un piano di stabilizzazione certo per tutti
i 647 contrattisti, al fine di evitare ulteriori manifestazioni e azioni di
sciopero che porterebbero sicuramente disagi all’utenza e a tutta la Provincia
di Palermo».
Palermo, 23 Ottobre 2019
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