Il 19 ottobre 2019 alle ore 10,00 circa, in occasione del passaggio del
Secondo Cammino Internazionale dell’Antica Trasversale Sicula, presso il
Complesso Rupestre della Gurfa, l’Associazione BCsicilia in collaborazione e
con il Patrocinio del Comune di Alia, organizza una manifestazione di
accoglienza del gruppo di camminatori, guidati da Peppe De Caro e Gaetano
Melfi, ideatori e organizzatori dell’iniziativa.
Lo studio e la mappatura dell’Antica Trasversale Sicula prende origine dalle
teorie di Biagio Pace, archeologo comisano, allievo
di Paolo Orsi che visse nella prima metà del Novecento,
che «individuò una strada del periodo greco, ma forse anche più antica, che
collegava Kamarina (oggi in provincia di Ragusa) alle
principali città greche, indigene e puniche della Sicilia
orientale e occidentale» .
L’Antica Trasversale Sicula è un percorso di 650,00 chilometri che da Mozia arriva a Kamarina, passando per oltre 40 Comuni. Il tracciato, che nell’antichità era la massima espressione di contatto e convivenza tra popoli, taglia trasversalmente la Sicilia e ricongiunge oggi sette province, sei pachi archeologici, 47 siti di interesse storico-archeologico-monumentale, un parco, sette riserve naturali, tantissimi musei, centri storici e insediamenti rurali tradizionali.
L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare gli aspetti storici, archeologici, naturalistici ed enogastronomici della nostra isola , un “cammino esperenziale” alla riscoperta dell’identità dei luoghi attraversati.
L’Antica Trasversale Sicula è un percorso di 650,00 chilometri che da Mozia arriva a Kamarina, passando per oltre 40 Comuni. Il tracciato, che nell’antichità era la massima espressione di contatto e convivenza tra popoli, taglia trasversalmente la Sicilia e ricongiunge oggi sette province, sei pachi archeologici, 47 siti di interesse storico-archeologico-monumentale, un parco, sette riserve naturali, tantissimi musei, centri storici e insediamenti rurali tradizionali.
L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare gli aspetti storici, archeologici, naturalistici ed enogastronomici della nostra isola , un “cammino esperenziale” alla riscoperta dell’identità dei luoghi attraversati.
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