domenica, settembre 15, 2019

Il Rotary Club Corleone prova a "connettere" amministrazioni e associazioni per la pratica in sicurezza dell’attività ciclistica

La locandina dell'incontro di Corleone
SALVATORE RAIMONDI
Il territorio del cuore della Sicilia occidentale (Bolognetta-Contessa- Bivona; Roccamena, Lercara) ha numerose evidenze paesaggistiche, biotiche, architettoniche, artistiche, litologiche e pedologiche. Nell’ultimo quinquennio circa è interessato da un’attività ciclistica amatoriale, ma anche professionale non indifferente. Talvolta è possibile incontrare ciclisti poco disciplinati che camminano in parallelo e lo scrivente, da una esperienza poco piacevole, ha maturato l’idea di proporre la realizzazione di una pista ciclabile adiacente alla SS 118 fra Bolognetta e Marineo (io non so andare in bicicletta). A tal fine ha coinvolto le amministrazioni comunali dei territori attraversati dall’arteria (Marineo, Monreale e Corleone), firmando un protocollo d’intesa come presidente incaming del Rotary Club Corleone nel maggio 2019. Il 20 luglio 2019 è stata indetta una conferenza a Marineo organizzata dal sindaco on. Franco Ribaudo. Obiettivo: Portare l’iniziativa a conoscenza della cittadinanza e delle associazioni presenti sul territorio per un’azione collegiale e sinergica.
Hanno aderito alla proposta: l’associazione ciclistica Extreme Racing Team e la Proloco Marineo, Beni culturali Sicilia, Rotary Lercara Friddi, Legambiente Corleone, Proloco Corleone, FAI delegazione di Palermo, gruppo di Corleone. Il 12 Settembre 2019 è stato organizzato il secondo incontro a Corleone organizzato dal sindaco on. Nicolò Nicolosi. In questa sede hanno aderito le associazioni Corleone Marathon e Lions Club Corleone. Hanno manifestato interesse anche altri Club Rotary e Amministratori locali.

L’obiettivo dell’incontro: portare l’iniziativa a conoscenza della cittadinanza corleonese insieme allo stato della progettazione dell’ammodernamento della strada.
Fra gli interventi previsti, oltre agli aderenti di Marineo, hanno dato la disponibilità due Direttori Regionali afferenti ai due Assessorati che hanno bocciato il precedente progetto e cioè i dott.ri Fulvio Bellomo (Dipartimento Regionale Infrastrutture) e Mario Candore (Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale).
L’incontro si è chiuso con la proposta di costituire un tavolo tecnico che dialogherà con i progettisti con l’obiettivo di arrivare ad un elaborato a basso impatto ambientale, utilizzando la superfice della strada con eventualmente piccole modifiche (dove sarà possibile), mantenendo le aree SIC e ZPS e soprattutto senza cementificare suolo, sempre il grande dimenticato. In un territorio le strade sono indispensabili per la commercializzazione, la valorizzazione dei territori, il turismo, la conservazione delle bellezze e la sicurezza sotto tutti gli aspetti (tempi di percorrenza dei vigili del fuoco, ambulanze e forze armate). La sicurezza per coloro che la percorrono deve essere inserita al primo posto.
Quando tutto questo si trovava per essere inviato per la stampa, lo scrivente ha ricevuto un messaggio a firma del presidente di Legambiente Corleone dott. Giuseppe Alfieri in cui  affermava “Ci teniamo a precisare che un progetto di questo tipo non può in alcun modo coinvolgere la nostra associazione, che riporrà invece le dovute attenzioni da qui in avanti sulle modalità, sui tempi e sui criteri con i quali questo (ennesimo!) progetto di rifacimento relativo alla S.S. 118 verrà portato avanti, eventualmente richiedendo in futuro anche la visione degli atti relativi al progetto alle competenti istituzioni nelle forme e nei termini che la legge consente. Uno degli obiettivi statutari cardine della nostra associazione è la tutela degli habitat e la valorizzazione della corretta gestione delle aree sottoposte a tutela, come lo è una porzione significativa attraversata dalla S.S. 118 che già in passato era stata messa in pericolo da precedenti progetti.”
In una lunga telefonata ho cercato di riadire che il progetto di “rifacimento” “ammodernamento” oggi non esiste e che il “tavolo tecnico” o “partneriato” ha l’obiettivo di seguire e dialogare con i progettisti al fine di evitare elaborati tecnici faraonici a forte impatto ambientale in modo da bloccarli in partenza; questo è quanto desiderano raggiungere tutte le altre associazioni, i rappresentanti dei Comuni interessati ed i club Rotary coinvolti. Oggi inserire una pista ciclabile in una progettazione finanziata è una grande occasione che non bisogna perdere, con grande risparmio di tempo e di denaro (il costo sarà notevolmente inferiore per la collettività rispetto ad un intervento specifico). Tali opere potevano essere realizzate nel passato, in un periodo di “vacche grasse”. Oggi i territori interni hanno bisogno di recuperare sicurezza, vivibilità e non di perdere la vita, la casa o le strutture e le attività produttive che si svolgono in campagna per un evento temporalesco leggermente più intenso del normale. Il territorio ha bisogno di essere messo in sicurezza. Quello che quasi un anno fa è successo (1-2 novembre 2018) potrebbe ripetersi. A me piacerebbe essere tutti uniti nell’interesse del territorio (se altre associazioni vogliono partecipare, l’attuale gruppo è aperto a tutti); che “il territorio parlasse una sola lingua senza interessi personali o concezioni cattedratiche della propria attività”, ma coerente con un obiettivo unico “soddisfare oggi le esigenze delle comunità interne in modo duraturo per bloccare l’abbandono dilagante”.
Salvatore Raimondi

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