Il prof. Salvatore Raimondi con l'arcivescovo di Monreale mons. Michele Pennisi in un recente convegno a Corleone |
SALVATORE RAIMONDI*
I cambiamenti climatici in atto, le
colture e la loro gestione non sostenibili, il consumo di suolo per usi extra-agricoli,
determinano perdita di fertilità del suolo, fino alla sua distruzione con
affioramento della roccia madre. Le conseguenze territoriali sono diminuzione
dei prodotti agricoli e forestali, diminuzione dei tempi di corrivazione delle
acque in eccesso nei bacini idrografici e delle disponibilità di risorse
idriche potabili. In sintesi, tutto questo si traduce in diminuzione
dell’occupazione, delle produzioni alimentari e non, delle acque di buona
qualità e in un aumento dei costi di gestione del territorio per le continue
emergenze (siccità, bombe d’acqua, frane e alluvioni). La conseguenza estrema è
l’aumento della povertà e della sete delle popolazioni. Il bacino del
Mediterraneo rientra in una delle fasce terrestre in cui tali processi sono più
intensi perché è di passaggio fra il clima arido e quello umido. Il processo comunemente definito
desertificazione costituisce un grave danno per le generazioni future nelle
aree come la Sicilia ove la maggior parte della popolazione vive di
agricoltura.
* Docente di Scienza del suolo Università di Palermo
Presidente Club Rotary Corleone* Docente di Scienza del suolo Università di Palermo
Fin dai primi passi (2013), il Catasto del
Suolo è stato interpretato come un mezzo per disseminare gli usi sostenibili
sulla superfice terrestre, in modo
uniforme. Un uso è definito sostenibile quando il suolo svolge tutte le
funzioni eco-sistemiche e conserva (o migliora) la sua capacità a produrre in
quanto risorsa oppure, assumendo una nuova funziona questa rimane attiva e
continua nel tempo (es: i suoli utilizzati per la costruzione di strade).
La prevenzione dei dissesti idrogeologici
(suggerita e perseguita nella fase di
trasformazione), oltre a pulire il letto e le sponde dei fiumi, torrenti e
valloni parte dalla superfice della particella catastale. Tutte devono avere la qualifica di sostenibilità fisica. In un
mosaico colturale la non sostenibilità di una particella si ripercuote su
quelle adiacenti poste altimetricamente più a valle o più a monte. Un mosaico
particellare sostenibile conserva i suoli e automaticamente il paesaggio. Tutto questo è possibile
riportando molte informazioni sul nuovo certificato
catastale e sul foglio di mappa
(dotati di opportuna legenda). Il Catasto del Suolo costituisce un nodo
informatico, interconnesso a tutte le conoscenze ambientali, territoriali,
d’uso e di valutazione della sostenibilità, spesso disponibili e allocate in
uffici dell’amministrazione pubblica diversi. Il nuovo certificato riporta
tutte le informazioni concernenti la proprietà e gli aspetti amministrativi
(anche i vincoli). Il libero
professionista (di qualsiasi settore) avrebbe subito disponibili tutte le
informazioni per elaborare progetti in armonia con i luoghi; il proprietario e
il nuovo acquirente potrebbero conoscere tutte le attività compatibili e anche
le vie come realizzarle. Per esempio in presenza di un fiume o di una strada i
proprietari delle particelle adiacenti potrebbero conoscere la loro larghezza e
la fascia di rispetto da pulire ma non coltivare. Tutte le attività economiche
senza un’adeguata valutazione di sostenibilità ambientale vanno incontro a
rischi che possono compromettere la loro stessa vitalità.
Documenti del Catasto del suolo: Foglio di mappa e
certificato catastale particellare con particella ridefinita.
Risultati attesi: nodo informatico che connette tutti gli
enti che si occupano della superfice terrestre a qualsiasi titolo;
concretizzato in un inventario
particellare multifunzionale aggiornato e facilmente aggiornabile nelle diverse
parti da un tecnico opportunamente formato, abilitato ed autorizzato (agronomo,
ingegnere, architetto, geometra, perito agrario, notaio).
Ricercatori coinvolti: tutti quelli che si occupano dell’utilizzazione
e della gestione del territorio (compresi esperti di diritto e notai).
SALVATORE RAIMONDI
Docente di Scienza del suolo Università di PalermoPresidente Club Rotary Corleone
Nella passata legislatura era stata incardinata una
proposta di legge (a firma dell'on. F. Ribaudo); bisognava passare alle audizioni ma con la
chiusura anticipata della legislatura tutto il lavoro è stato annullato.
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