I vertici del Cidma. In primo piano: Marcello Barbaro, Fausto Torta e Nicolò Nicolosi |
MAURIZIO PASCUCCI
Dichiarazione del Sindaco e Presidente del CIDMA Nicolò Nicolosi: ”In questo momento c'è un debito con l'Inps di circa 170.000 euro che
arriva da lontano, quando le entrate non erano floride. Tanto per fare un
esempio: nel 2018, gli incassi sono stati di circa 80.000 euro, ma ci sono
stati anni in cui non si arrivava ad 11.000. Grazie alla rottamazione, il
debito sarà estinto a rate, la prima di 19.000 è già stata pagata e ce ne sarà
un'altra a novembre. E' chiaro che anche queste uscite vanno considerate.”
Ho provveduto a chiedere, a fonti INPS, a cosa equivale una
rottamazione pari a € 170.000. Mi è stato risposto che, approssimativamente, si tratta di un debito
accertato pari a €220.000. Quindi, Caro Sindaco e Presidente del CIDMA, potrebbe cortesemente spiegare
ai cittadini in cosa consiste questo debito INPS?
Ritiene necessario o superfluo indicare chi è il responsabile
di tale irregolarità?
Visto che nel 2018 l’incasso del CIDMA è stato accertato a € 80.000, il
debito con INPS equivale ad oltre due anni di incasso. Quindi, lo stato di crisi nei rapporti dei lavoratori è solo la punta
dell’iceberg?
Un’ultima domanda la voglio rivolgere ai referenti del Comitato
Scientifico, tra i quali emergono personalità di alta qualità giuridica,
istituzionale, sindacale e ecclesiale. Non pensate sia paradossale che in un Centro Internazionale sulla Legalità
e Antimafia si siano praticate per anni irregolarità previdenziali sui diritti
dei lavoratori?
Corleone, 4 settembre 2019
Maurizio Pascucci
Capogruppo d’Opposizione
Consiglio Comunale di Corleone
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