EMANUELE
MACALUSO
Interrompo
il mio silenzio sulla miseria della politica italiana, che in questi giorni è
sempre più misera, perché la morte della grande scrittrice afroamericana Toni
Morrison mi ha fatto molto riflettere sul razzismo di oggi grazie alla sua
battaglia condotta soprattutto attraverso i romanzi sui neri d’America, di ieri
e di oggi.
Sui giornali ho letto
scrittori e critici italiani sull’opera e la personalità di questa donna che
aveva ottenuto anche il Nobel, l’unica afroamericana premiata dall’accademia
svedese. Leggendo questi articoli mi ha particolarmente colpito quello di Antonio
Monda su La Stampa, che fu amico della Morrison, il quale racconta fatti tratti
dalle sue conversazioni con la scrittrice. Tra questi, interessa sottolineare
il colloquio che Monda ebbe con lei parlando di Clinton e Obama. Ecco: “Una
volta mi spiegò che Bill Clinton era il primo presidente nero.
Non si riferiva
solo alla sua efficacia oratoria del sud, influenzata dai predicatori
protestanti, ma per l’empatia che dimostrava per la sua gente: “È stato
allevato da una madre singola, è nato povero, in una classe di umili
lavoratori, ama il sassofono e l’orrendo cibo dei McDonald’s”. Sorrideva quando
ne parlava e non poteva immaginare che nel giro di dieci anni Barack Obama
avrebbe conquistato la Casa Bianca. Quando avvenne quella rivoluzione la
chiamai per festeggiare ma la trovai amara, mi disse: “Oggi è un momento
storico e dobbiamo esultare, ma temo che rimarrà soprattutto un momento
simbolico, cambierà poco per tutti noi, questa rivoluzione scatenerà una
reazione terribile”.
I poeti, i grandi scrittori
spesso intravvedono fenomeni politico-sociali prima degli uomini politici.
Nessuno, tra questi anch’io, dopo l’elezione di Obama, pensava che negli USA
sarebbe stato eletto Trump, con il concorso decisivo del razzismo bianco, un
presidente razzista che ha dato il via alla “terribile reazione” prevista dalla
Morrison. È quel che vediamo oggi in Europa e soprattutto nel nostro Paese. Mi
son venuti subito alla mente non solo i consensi che una parte consistente del
popolo riversa su Matteo Salvini, ma i tanti episodi “minori” raccontati ormai
nella cronaca quotidiana in ogni parte d’Italia, al nord e al sud. Tra tutti
questi fatti ignobili, ricordo quello di quel “signore” milanese, di cui ho
parlato anche in questo spazio, il quale alle ragazze che raccoglievano fondi
per aiutare i bambini africani nei loro paesi, rispose così: “Io i negri li
brucerei tutti”. È quel che fece Hitler con il consenso di tanta parte della
società, del suo popolo, con gli ebrei e con gli zingari. E cosa dire di
racconti che ho letto a proposito di quei genitori che hanno adottato bambini
neri, oggi adolescenti, insultati e umiliati in alcune scuole, per strada, nei
luoghi dove si gioca?
Parlo di tutto ciò perché
mi pare che non vi sia una reazione forte a questi fatti quando invece , nel
nostro paese, dovrebbe esserci. Questo, oggi, è il compito fondamentale della
sinistra e dei democratici. Fate leggere i libri della Morrison per capire cosa
è stato il razzismo negli Usa e cosa può essere adesso in Europa e in Italia.
(8 agosto 2019)
Nessun commento:
Posta un commento