Cidma. Il salone "Carlo Alberto Dalla Chiesa" |
Cgil e Nidil chiedono un confronto
col sindaco Nicolosi, allargato al direttivo e ai capigruppo
Palermo 26 agosto 2019 – Da anni lavorano “per convincere il mondo intero
che Corleone è la città della legalità”. Chiedono che il loro lavoro di
promozione culturale venga riconosciuto e valorizzato. Nei giorni scorsi, gli
11 lavoratori del Cidma, il centro di documentazione internazionale
antimafia di Corleone, impegnati nell'accoglienza di turisti da tutto il
mondo, si sono astenuti per protesta con la sospensione delle visite guidate
per due settimane, per richiamare l'attenzione sull'opera fatta in questi anni
per l'affermazione della legalità nel paese conosciuto come
capitale della mafia.
Non si aspettavano che il presidente del Cidma,
che è anche il sindaco di Corleone, Nicolò Nicolosi, anziché tenere in
considerazione le loro richieste, li sostituisse con altri lavoratori. Il caso
adesso è seguito dalla Cgil che, dopo un primo insoddisfacente incontro con il
primo cittadino, propone l'apertura di un confronto allargato ai
capigruppo per rilanciare il ruolo del centro, promosso nel 2000 su iniziativa
dell'allora amministrazione comunale di Corleone. Lo scopo è dare
risposte alle rivendicazioni dei giovani che chiedono che l'importante
compito che svolgono possa avvenire in condizioni lavorative migliori,
dopo gli ultimi tre anni di contratto a prestazione occasionale, e con un
compenso più dignitoso da portare a casa.
Quella che all'inizio era una missione sociale, è
diventato infatti a lungo andare un impegno a tempo pieno, che occupa anche il
sabato e la domenica. I lavoratori hanno ormai consolidato un rapporto di
lavoro. Ai turisti che si recano al Cidma, gli 11 collaboratori del centro
raccontano la storia della mafia e del movimento antimafia a partire da una
mostra fotografica permanente, che contiene alcune foto celebri di Letizia
Battaglia, e dalle copie uniche al mondo dei faldoni del maxi-processo,
donati dalla Camera penale del Tribunale di Palermo, testimonianza del lavoro
di magistrati come Falcone e Borsellino. E lo fanno con tour in più lingue,
italiano, inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e LIS.
“I ragazzi da anni chiedono di avere riconosciuto il
loro ruolo all'interno del centro ma né questa né le amministrazioni precedenti
hanno mai provato a trovare soluzioni efficaci, anzi hanno rimandano
continuamente la questione - dichiara Riccardo Marotta, segretario Nidil Cgil
Palermo - L'incontro è stato chiesto al sindaco per intervenire nel
rispetto delle norme vigenti, con la possibilità di un contratto idoneo alla
mansione effettivamente svolta dai lavoratori, 5 annuali e il resto
stagionali, impropriamente utilizzati con contratti di collaborazione
occasionale e sostituiti dall'oggi al domani, senza preavviso né una
giustificazione. Speriamo che – aggiunge Marotta - con un atteggiamento
più costruttivo si possano superare gli ostacoli per garantire alla
squadra la continuità lavorativa. Nel frattempo i lavoratori assunti in
sostituzione continuano a lavorare all'interno del centro. Con quale tipologia
contrattuale? Non abbiamo avuto risposte in merito”.
Nell'ultimo biennio al centro si sono recati più di 20
mila turisti. I ragazzi percepiscono 10 euro a tour e 30 euro in caso di
gruppo su prenotazione formato da più di venti visitatori.
La Cgil ha inviato oggi la richiesta di un nuovo tavolo con il
sindaco, allargato al direttivo dell'associazione e ai capigruppo consiliari.
“Confidiamo – dicono Alessia Gatto, segretario Cgil Palermo e
il segretario generale Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso - nella
riapertura insieme di una discussione serena per trovare soluzioni
efficaci in direzione di un prosieguo lavorativo stabile per questi ragazzi,
che fino a oggi hanno lavorato con dedizione e spirito di condivisione”.
Secondo il segretario della Camera del Lavoro di
Corleone Cosimo Lo Sciuto, il lavoro degli operatori ha reso in questi anni il
Cidma un centro di eccellenza. “In questi anni il centro di documentazione ha
arricchito la realtà di Corleone. Questi giovani hanno svolto un'opera
eccezionale, soprattutto in termini di immagine, per questa martoriata terra.
Sarebbe offensivo far credere che il direttivo e i vari presidenti di questi
anni fossero all'oscuro delle modalità di gestione delle visite guidate
all'interno del centro. Se non altro perché altri lavoratori sono stati
chiamati in sostituzione di coloro che stanno chiedendo condizioni dignitose di
lavoro. Crediamo sia necessaria una interlocuzione priva di risentimenti e
pregiudizi. A tutti i lavoratori del centro deve essere garantito un
giusto compenso, con un contratto idoneo alla prestazione svolta”.
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