Un momento del ricordo al Giardino della Memoria |
Ieri, in occasione del 56°
anniversario, sono stati ricordati a Palermo i caduti della strage di Ciaculli
del 30 giugno 1963, presso la stele eretta sul luogo dell’eccidio. Erano presenti il Presidente della commissione
parlamentare antimafia dott. Nicola MORRA; il Prefetto di Palermo, dott.ssa
Antonella De MIRO; il Sindaco del comune di Palermo prof. Leoluca ORLANDO; il
Gen. di Divisione Giovanni CATALDO, Comandante della Legione Carabinieri Sicilia;
il Questore di Palermo, dott. Renato CORTESE; il Comandante Militare
dell’Esercito in Sicilia Gen. di Divisione Claudio MINGHETTI; il Gen. di
Divisione Riccardo RAPANOTTI, Comandante della Lesione
Sicilia della Guardia di Finanza di Palermo; i familiari delle vittime,
altre autorità civili e militari, nonché le associazioni combattentistiche e
d’Arma.
La prima autobomba usata dalla mafia
contro le istituzioni esplose 56 anni fa tra gli agrumeti della Conca d'oro,
nella borgata palermitana di Ciaculli, ricordata per i suoi mandarini e feudo
della famiglia mafiosa dei Greco.
La strage di Ciaculli è una ferita
lunga cinquantasei anni dove morirono il 30 giugno del 1963 con il Tenente
dell’Arma Mario MALAUSA, il Maresciallo Capo Calogero VACCARO, il Carabiniere
Eugenio ALTOMARE, il Carabiniere Marino FARDELLI, il Maresciallo della Polizia
Silvio CORRAO, il Maresciallo dell'Esercito Pasquale NUCCIO e il Soldato
Giorgio CIACCI.
Le cronache di quel giorno di 56
anni fa raccontano che, nel pomeriggio del 30 giugno, nella zona di Ciaculli
una Giulietta Alfa Romeo imbottita di tritolo e parcheggiata nei pressi
dell'abitazione di un parente del boss mafioso Salvatore Greco esplose
provocando la morte di sette tra carabinieri, poliziotti ed artificieri
dell'Esercito.
Dopo la cerimonia, i convenuti, alla
presenza del vice-Presidente nazionale dell’Unci, Leone Zingales, si sono
recati presso il giardino della memoria, il parco dedicato a tutti i caduti
nella lotta contro la mafia, per un momento di raccoglimento in onore delle
vittime della criminalità organizzata.
Nessun commento:
Posta un commento