Palermo 4 luglio 2019 – Le segreterie territoriali di Slc Cgil e Fistel
Cisl hanno richiesto un incontro urgente al ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali, al ministero dello Sviluppo economico, alla Federazione
italiana editori giornali (Fieg) per chiedere il massimo coinvolgimento delle
istituzioni sulla drammatica condizione che sta attraversando il
“Giornale di Sicilia”. Stessa nota è stata inviata al presidente della Regione,
al sindaco di Palermo, agli assessori al Lavoro e alle Attività produttive, ai
presidenti della III e della V commissione dell'Ars.
“Chiediamo l'intervento immediato di tutte Istituzioni a
salvaguardia di una testata storica dell'informazione siciliana, di cui
la città non può fare a meno – scrivono in una nota unitaria le segreterie
territoriali di Slc Cgil e Fistel Cisl - La proprietà ha ufficialmente
comunicato alle organizzazioni sindacali una ristrutturazione aziendale che
prevede 31 esuberi su 43 dipendenti. Dopo anni di sacrifici sostenuti dai lavoratori,
attraverso ammortizzatori sociali, nella prospettiva di un rilancio
dell’azienda, così come affermato dal management, che aveva prefigurato
il raggiungimento break even in due anni, i lavoratori si ritrovano oggi
davanti al dramma dei licenziamenti”.
“La perdita di 31 lavoratori dipendenti – aggiungono
Slc Cgil e Fistel Cisl nella nota - significherebbe la chiusura del
Giornale di Sicilia, azienda questa da noi considerata una istituzione
culturale che non può spegnersi e che deve continuare a essere radicata nella
città di Palermo. Attendiamo un riscontro all'appello inviato alle
istituzioni”.
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