Da qualche mese c’è molta agitazione tra un gruppo di
agricoltori di Corleone, che hanno ricevuto una lettera dalla società Consul
Medi Immobiliare, dove si chiede a ciascuno di essi di fissare un appuntamento
con un funzionario della predetta società per parlare dei censi a favore della
parrocchia di S. Leoluca che gravano sui predetti terreni. Qualcuno ha fissato
l’appuntamento richiesto e si è visto presentare un conteggio dei censi
arretrati non pagati, che l’ha fatto saltare in aria. Evidentemente, la
contestazione degli agricoltori investe la parrocchia di S. Leoluca, il suo
parroco don Luca Leone e l’arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, “rei” di
avere rispolverato un diritto (o presunto tale) che si pensava ormai caduto in
desuetudine. Hanno ragione gli agricoltori o ha ragione la parrocchia?
Per chiarire gli aspetti tecnico-giuridici della vicenda, un gruppo di agricoltori ha deciso di convocare un’assemblea cittadina per MERCOLEDÌ 24 LUGLIO alle ore 18.00 nei locali comunali del complesso di S. Agostino (primo piano).
Per chiarire gli aspetti tecnico-giuridici della vicenda, un gruppo di agricoltori ha deciso di convocare un’assemblea cittadina per MERCOLEDÌ 24 LUGLIO alle ore 18.00 nei locali comunali del complesso di S. Agostino (primo piano).
1 commento:
Mi dispiace doverlo dire ma ha ragione la parrocchia.Infatti se si fa una visura l'agricoltore risulterà non proprietario del terreno ma "livellario" della parrocchia di San Leoluca, che a sua volta risulterà "concedente".In Lombardia,dove risiedo e dove lavoro, il problema l'ho affrontato dal punto di vista dei comuni anche loro "concedenti" di numerosi terreni.I notai se non si effettua la procedura per l'affrancazione del livello non stipulano i contratti di compravendita dei beni oggetto di livello.Il prezzo di affrancazione viene calcolato secondo criteri approvati sia dal M.E.F.,che dalla giurisprudenza anche contabile sulla base del canone annuo che è stato fissato "illo tempore" e che viene rivalutato.
Dina L'Ala
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