Giovanni Perrino |
Nell'autunno del 1994 ero Preside del Liceo Scientifico"
Belfiore" di Mantova. Nei pomeriggi liberi frequentavo la storica libreria
Di Pellegrini sotto i portici di Corso Umberto. Mi intrattenevo con Diego e
Marina, amici e padroni di casa. Spulciando fra gli scaffali, trovai "La
forma dell'acqua" di A. Camilleri. Chiesi "Chi è questo
Camilleri?". Diego mi rispose con la solita ironia:" un autore illeggibile,
un terrone come te, farà fallire Sellerio che già naviga in brutte
acque".Sai, Sellerio andava forte con Sciascia, ha buone collane ma senza
Sciascia sarà dura". "Lo compro per solidarietà" risposi
recandomi in cassa. In realtà ammiravo Enzo ed Elvira Sellerio, un mito per la
mia generazione fin dai tempi della libreria "Novecento" in Via
Principe di Belmonte dove mi recavo appena mettevo piede a Palermo. Con Diego
continuò l'amichevole scambio di battute tipo..." noi terroni siamo
solidali" e " tanto a Mantova solo tu leggerai questo libro
incomprensibile... tu leggi sempre libri strani". Lessi il libro con
stupore e non senza qualche difficoltà; non saprei dire se quel pastiche
linguistico mi piacque o meno, certo, trovai intrigante quel crinale rugoso fra
lingua letteraria e dialetto.
Due giorni dopo, tornai in
libreria a comprare un'altra copia...in confezione regalo. "Devi fare uno
scherzo a qualcuno? Sorrise Diego mentre incartava." Ma lo sai che mia
moglie lo tiene sul comodino e mentre dormicchio la sento ridere... dice che le
piace e lo capisce benissimo. -Vedi che in città siamo già in due a leggere
Camilleri?" Fu così che nella storica libreria mantovana, esordì
Camilleri. Fummo in tanti in quei mesi a scoprire uno scrittore che, partendo
da un paese dal nome inesistente, avrebbe raccontato un Paese reale, specchio
di un'Italia che, grazie a Lui, è stata amata e conosciuta nel mondo. In questo
specchio ci siamo riflessi imparando a tenere il libro blu in tasca o nella
borsa, in modo da leggerlo in ogni momento e in ogni luogo.
Grazie di tutto Maestro, i libri
restano ma è triste sapere che nel bisogno non sarai più fra noi.
* Giovanni Perrino, corleonese di nascita, da anni abita a Mantova con la sua famiglia. E' stato docente e preside in tanti istituti superiori. Ha lavorato anche presso il ministero della pubblica istruzione e per cinque anni è stato dirigente delle scuole italiane in Russia, operando nella sede dell'ambasciata italiana. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie ed ha relazioni con tanti poeti viventi, in Italia e all'estero, insieme ai quali ha organizzato diversi incontri letterari. Antifascista militante, è presidente del circolo ANPI della sua città.
* Giovanni Perrino, corleonese di nascita, da anni abita a Mantova con la sua famiglia. E' stato docente e preside in tanti istituti superiori. Ha lavorato anche presso il ministero della pubblica istruzione e per cinque anni è stato dirigente delle scuole italiane in Russia, operando nella sede dell'ambasciata italiana. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie ed ha relazioni con tanti poeti viventi, in Italia e all'estero, insieme ai quali ha organizzato diversi incontri letterari. Antifascista militante, è presidente del circolo ANPI della sua città.
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