Vincenzo Lo Iacono e Giuseppe Casarrubea |
Palermo 28 giugno 2019 – Domenica 30 giugno intitolazione di due “vie dei
diritti” nel quartiere Bonagia, a Palermo, a Giuseppe Casarrubea e a
Vincenzo Lo Jacono, dirigenti sindacali uccisi il 22 giugno del 1947
nella strage di Partinico. Alle 10 verrà intitolata a Giuseppe Casarrubea
la ex via del Volpino; a seguire la seconda intitolazione della ex via dello Spinone a Giuseppe Lo Jacono. Alle due cerimonie interverranno il sindaco di Palermo
Leoluca Orlando, il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo,
l'amministrazione comunale di Partinico e i familiari dei due dirigenti della
Cgil uccisi 72 anni fa.
Il 22 giugno del 1947 a Partinico avvenne la
strage nella quale morirono Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono. In quello
stesso giorno ci furono gli assalti alle Camere del lavoro di Borgetto,
Carini, Cinisi, Monreale, San Giuseppe Jato, ad opera della banda
Giuliano. A Partinico accadde il fatto più grave: i due dirigenti sindacali
furono colpiti a morte durante l'assalto alla Camera del lavoro del
paese. Casarrubea morì sul colpo. Lo Jacono, ferito gravemente con trenta
colpi di arma da fuoco, morì dopo sei giorni, in ospedale. Erano seduta davanti
alla porta della Camera del Lavoro che era anche la sede del Pci. Le camionette
dei banditi passarono lanciando bombe a mano e sparando colpi di mitra.
Nella strage furono inoltre feriti Leonardo Addamo e Salvatore Patti. La strage
di Partinico costituisce una 'coda' della strage di Portella della Ginestra.
Sul luogo della strage venne trovato un volantino firmato dal bandito Giuliano,
che invitava i siciliani a lottare «contro la canea dei rossi».
“Con la strage alla Camera del lavoro di Partinico, gli
assalti alle altre Camere del lavoro del palermitano e l'uccisione di tanti
nostri dirigenti sindacali è proseguito il tentativo di fermare la costruzione
della democrazia e di bloccare con il terrore il movimento dei contadini che in
Sicilia lottava per il lavoro e i diritti – dichiara il segretario generale
Cgil Palermo Enzo Campo - La strage di Partinico è stata la
prosecuzione della strage di Portella della Ginestra. I due espisodi
avvennero a distanza di un mese e mezzo. Ogni anno a Partinico siamo vicini ai
familiari delle vittime, per ricordare la nostra appartenenza e l'identità del
mondo del lavoro, che ha pagato un prezzo di sangue altissimo”.
“A Partinico – aggiunge Dino Paternostro, responsabile
del dipartimento Legalità della Cgil Palermo - quella sera vi fu una strage,
una terribile strage, dove per caso furono uccise solamente due persone:
Giuseppe Casarrubea e Vincenzo Lo Iacono. È la dimostrazione di come Giuliano e
la sua banda, i mafiosi e le destre reazionarie volessero a tutti i costi
ricacciare indietro il movimento dei lavoratori, che rivendicava diritti e
libertà. Abbiamo vinto noi, ha vinto la civiltà e il progresso. Casarrubea e Lo
Iacono, anche domenica prossima, con l’intitolazione a loro nome di due strade
nella città di Palermo, verranno ricordati come espressione di civiltà, diritti
e progresso”.
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