L'intervento di Pino Gagliano |
Sono trascorsi
72 anni dagli assalti alle Camere del Lavoro di Partinico, Borgetto, Carini,
Cinisi, Monreale e San Giuseppe Jato e, come ogni anno, la Cgil di Partinico,
ieri mattina ha voluto rendere omaggio alle proprie vittime. Una corona di
fiori è stata deposta al civico 321 di Corso dei Mille, dove, il 22 giugno del
1947, nell’assalto con mitra e bombe a mano messo in atto dalla banda di
Salvatore Giuliano e dalla mafia, vennero uccisi Giuseppe Casarrubea e
Vincenzo Lo Iacono, mentre rimasero feriti Leonardo Addamo, Salvatore Patti e
Giuseppe Salvia, tutti militanti della Cgil. Il luogo della strage di
Partinico, è stato raggiunto da un corteo partito dall’attuale sede della
Camera del Lavoro, i cui vertici, ritengono sia fondamentale riconoscere
l’impegno sociale delle vittime e dei feriti di quell’agguato, poiché
rappresentano le radici del movimento sindacale cittadino. Sono Intervenuti
Pino Gagliano, segretario della Cgil di Partinico, Antonella Azoti, figlia di
Nicolò, assassinato dalla mafia nel 1946, Claudio Burgio, presidente del Patto per la salute
e l’ambiente “G. La Franca” di Partinico, Silvana Italiano, presidente del consiglio comunale.
Ha concluso Dino Paternostro, responsabile del Dipartimento Legalità della
Camera del lavoro di Palermo. Erano presenti il vice-parroco don Nicola Napoli,
Maurizio Casarrubea, nipote di Giuseppe Casarrubea, e Francesco Lo Iacono,
figlio di Vincenzo. GUARDA LE ALTRE FOTO
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